NEW YORK - Grazie al gruppo del Laboratorio Cold Spring Harbor di New York, coordinato dal neuroscienziato Anthony Zador, l’intelligenza artificiale si prepara a entrare nella vita lavando i nostri piatti. Zador ha commentato: «Attività che noi consideriamo complesse, come formulare pensieri astratti o giocare a scacchi, sono meno complicate per le macchine. Queste ultime hanno molte più difficoltà nel fare cose apparentemente semplici per gli esseri umani, come interagire con il mondo fisico, ad esempio lavando dei piatti. Noi esseri umani, infatti - ha aggiunto - abbiamo avuto centinaia di milioni di anni di evoluzione che hanno permesso al nostro cervello di stabilire le corrette connessioni per svolgere alcune attività, quasi senza sforzo. I sistemi di intelligenza artificiale, invece - ha concluso - stanno ancora imparando a farlo, prendendo a modello l’evoluzione animale e umana».
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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