MONTEGRANARO - E’ stato un debutto di successo per il Ciclocross di Santo Stefano: ottima la regia organizzativa del Cycling Project Mgn che ha riportato a Montegranaro dopo più di 20 anni il ciclocross con un elevato tasso di spettacolarità e spunti tecnici-sportivi davvero interessanti in vista degli imminenti campionati italiani all’Idroscalo di Milano.
LA MANIFESTAZIONE - Il valore aggiunto della manifestazione (valevole come nona prova dell’Adriatico Cross Tour) è stato il percorso, disegnato per mano di Stefano Vitellozzi insieme a Sauro D’Ambrosio, Giuseppe Morrese e Luciano Luciani: un tracciato di poco inferiore ai 3000 metri da ciclocross vero, con il giusto equilibrio tra tratti tecnici, impegnativi e veloci, il mix tra sterrato, prato, brecciato ed asfalto, sfruttando a pieno la vasta area della Polisportiva La Croce con il campo di calcio, il campo da baseball e la pista dedicata all’attività della scuola di ciclismo Cycling Project Mgn e alcuni terreni privati.
IL NUMERO - Da rimarcare in positivo il gran numero di partecipanti (oltre un centinaio da Marche, Abruzzo, Lazio, Umbria, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia), gli elogi sull’allestimento del percorso, la logistica funzionale, l’illustre e gradita presenza di Gioia Bartali (nipote di Gino Bartali e “madrina” del Cycling Project Mgn) oltre a quella di Endrio Ubaldi (vice sindaco e assessore allo sport di Montegranaro), Massimo Romanelli (vice presidente vicario FCI Marche), Marco Marinuk (consigliere regionale FCI Marche) e Marco Lelli (presidente del comitato provinciale FCI Ascoli Piceno-Fermo) per una festività di Santo Stefano da incorniciare per gli organizzatori veregrensi e per tutto il movimento ciclistico marchigiano.
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