ROMA – Medaglia d'onore e maglia nera allo stesso tempo. L'Italia entra infatti nella top ten dei Paesi europei, collocandosi nona, per l'ottima qualità delle sue acque di balneazione, ma al contempo è anche prima in Europa per la quantità di siti, 89, con acque balneabili di bassa qualità. Il giudizio arriva dal Rapporto Ue sulle acque balenabili 2018 della Commissione europea e dell'Agenzia Ue per l'ambiente (Eea), di prossima pubblicazione sul sito del ministero della Salute.
I DATI – Secondo il Rapporto, la percentuale di acque balneabili italiane classificata come 'eccellente' e 'buona' è infatti pari al 95,2% del totale. Al contempo, tuttavia, aumentano i siti con acque balneabili, sulla costa e all'interno, di bassa qualità: sono 89 ed in aumento, davanti a Francia (54) e Spagna (50). L'Italia è il Paese europeo con il maggior numero di acque di balneazione, circa un quarto del totale di quelle europee (22.131): sono 5.539 totali, di cui 4.871 marine e 668 interne. Seguono la Francia con 3.351, la Germania con 2.289 (acque interne), la Spagna con 2.228 e la Grecia con 1.598. Dal report emerge dunque l'ottima qualità delle acque in Italia, tanto che nella stagione 2018, sul totale delle acque il 90% è di qualità eccellente ed il 5,2% buona.
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