MILANO - Il Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18, c.d. “Cura Italia”, che ha introdotto una serie di misure a sostegno delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, ha previsto anche un’indennità di 600 euro ai liberi professionisti e ai lavoratori autonomi.
L'ESCLUSIONE - In considerazione del fatto che le categorie degli Agenti di commercio e degli incaricati alla vendita diretta a domicilio con partita IVA, interpretando alla lettera le disposizioni contenute nel Decreto, potrebbero essere escluse dal bonus, abbiamo prontamente chiesto chiarezza alle Istituzioni affinché lo stesso bonus possa essere previsto, con certezza, anche per tali categorie.
AVEDISCO - Avedisco, associazione di riferimento a livello nazionale per gli incaricati alla vendita diretta, si è attivata con i rappresentati del Governo e del Parlamento, nello specifico del Senato che al momento sta esaminando il provvedimento, per far sì che, tra i beneficiari delle misure introdotte per il sostegno dei lavoratori, possano rientrare anche quelle categorie (come gli Agenti di commercio e gli Incaricati alla Vendita Diretta a domicilio con partita IVA) che non possono contare su riserve economiche e che quindi, in assenza di un beneficio ed essendo impossibilitati a lavorare, non hanno modo di reperire altri mezzi di sostentamento.
IL COMMENTO - Sul tema, si esprime anche il Presidente Avedisco, Giovanni Paolino, che dichiara: «Gli Incaricati alle Vendite sono i veri protagonisti del nostro settore, coloro che quotidianamente, garantiscono un servizio professionale al Consumatore finale e concorrono al successo della Vendita Diretta. Avedisco, da sempre impegnata nella tutela dei propri Incaricati alla Vendita e dei loro Clienti da subito ha scelto, con le proprie Aziende associate, di seguire la linea del Governo, rispettando le regole più restrittive. Siamo di fatto tra le categorie più penalizzate e non siamo stati considerati. Vogliamo far chiarezza relativamente al beneficio dell’indennità dei 600 euro, che risulterebbe un supporto economico indispensabile per gli Incaricati in questo momento di misure così restrittive, sebbene corrette, per il contenimento alla diffusione del Covid-19».
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