ROMA – La scoperta si deve al gruppo coordinato da Isaiah Nengo, della Stony Brook University di New York, e da Fred Spoor, dell'University College London (Ucl), e si tratta di uno dei ritrovamenti più importanti per ricostruire una delle pagine mancanti dell'evoluzione umana. I resti appartengono a un cucciolo, che alla morte aveva solo 1 anno e 4 mesi, e che i ricercatori hanno chiamato Alesi
IL COMMENTO - «La scoperta aggiunge un tassello alla storia dell'evoluzione umana e contribuisce a chiarirne le origini che ha in comune con le scimmie antropomorfe africane, di cui fanno parte scimpanzé e gorilla'», ha rilevato il paleoantropologo Giorgio Manzi, dell'università Sapienza di Roma.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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