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Alimentazione, Andrea Sonnino presenta “Virtù, i 100 ingredienti della dieta sostenibile”

Alimentazione, Andrea Sonnino presenta “Virtù, i 100 ingredienti della dieta sostenibile”

Il nome del progetto si ispira alle “Virtù Teramane”, piatto tradizionale abruzzese preparato con circa 100 ingredienti diversi

di Silvia de Mari

ROMA – Andrea Sonnino (Presidente FIDAF) è tra gli organizzatori dell’evento digitale “Virtù, i 100 ingredienti della dieta sostenibile”, che si terrà martedì 24 novembre, ore 14:30 sulla piattaforma GoToWebinar® e in diretta streaming sulla pagina Facebook.

L’appuntamento è organizzato dalla FIDAF, Federazione Italiana Dottori Agronomi e Forestali, con la collaborazione della Music Theatre International – M.Th.I. e del CONAF, Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali, e con il patrocinio del  MIPAAF, Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

Il nome del progetto si ispira alle “Virtù Teramane”, piatto tradizionale abruzzese preparato con circa 100 ingredienti diversi, immolati sull’altare della primavera sopraggiunta, e condiviso con vicini e parenti in occasione del ‘Primo Maggio’. Andrea Sonnino ne ha parlato in un’intervista con Salvo Cagnazzo.

Sostenibilità alimentare: in cosa consiste e come perseguirla?

Quello della sostenibilità, soprattutto alimentare, è un problema complesso che richiede soluzioni complesse. Dobbiamo e vogliamo, dal punto di vista agroalimentare, lavorare sia sulla parte della produzione, per conseguire metodi sostenibili dal punto di vista ambientale, sociale ed economico, sia dal punto di vista della consapevolezza, per orientare la produzione quotidiana verso la sostenibilità. Un processo questo che innescherebbe ulteriori benefici dal punto di vista di salute e benessere per i consumatori.

La dieta mediterranea è un esempio di dieta sostenibile: quali sono i suoi principi basilari?

La dieta mediterranea si basa sulla prevalenza di frutta e verdura, nonché di grassi vegetali, olio d'oliva soprattutto, ma anche su legumi e carne bianca. Tra i principi fondamentali, la sostenibilità, la freschezza e la territorialità. I benefici sono da considerarsi in fatto di abbassamento del rischio di incorrere in problemi cardiovascolari, obesità e diabete. Un altro aspetto importante di questa dieta, da non sottovalutare, è anche la convivialità, un’importanza sociale e culturale che rende il pasto anche momento di gioia.

Cos’è Virtù?

Il progetto cerca di creare consapevolezza attorno ai concetti della sostenibilità e del consumo corretto degli alimenti, puntando a un approccio multidisciplinare da un punto di vista non soltanto scientifico, ma anche culturale e sociale, con contaminazioni artistiche e performance di un gruppo di artisti. Con Virtù, quindi, ricerca, scienza e arti s’incontrano per condividere con il pubblico il concetto di dieta sostenibile.

Come nasce la denominazione di questo progetto?

Il progetto si chiama Virtù in onore delle virtù teramane, un piatto che si prepara a Teramo il primo maggio. Un piatto che conta 100 ingredienti, da cui il nome del progetto. Questo, oltre a contenere importanti ingredienti legati proprio a questo regime di alimentazione, serve anche a terminare le scorte invernali, quindi è sostenibile anche da un punto di vista economico. Un piatto che, data la sua abbondanza, permette una condivisione con parenti e vicini: un aspetto identitario e sociale, questo, particolarmente forte.

Perché la dieta mediterranea è così importante?

Secondo i dati dell’OMS sono due miliardi le persone che sono sovrappeso, ossia con un indice di massa corporea superiore a 25. Di questi circa 25 milioni sono obesi, ossia con l’indice superiore ai 30. Mentre i bambini sotto i 5 anni in sovrappeso sono 41 milioni. L’obesità nel mondo causa circa 3 milioni di morti ogni anno. E, tra l’altro, crea problemi cardiocircolatori e di diabete, aumenta il rischio di cancro e quello di demenza senile. Un fenomeno purtroppo in crescita, che coinvolge non solo i Paesi principalmente industrializzati, ma anche quelli in via di sviluppo.

Come sta andando la dieta mediterranea in Italia?

Purtroppo questa dieta si sta abbandonando in molte fasce della popolazione, a causa delle abitudini alimentari e, soprattutto, sociali. A risentirne sono soprattutto i più giovani, più legati al pasto consumato in pochi minuti, tra una corsa e una e-mail. Aumenta invece l’attenzione per la dieta giapponese, che assomiglia per alcuni principi a quella mediterranea, comunque favorevole alla nostra salute. Purtroppo nel mondo c’è un grosso incremento consumistico di alimenti di origine animale, soprattutto di carne rossa, di prodotti lavorati industrialmente e di alimenti con un maggior contenuto di grassi e zuccheri. Cala invece il consumo di legumi, frutta e verdura.

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