ROMA – Le voglie di cibo, in particolare l'intenso desiderio di mangiare determinati alimenti che spesso sono i meno sani o comunque calorici, incidono per ben l'11% del comportamento alimentare e dell'aumento di peso, più di quanto attualmente sia spiegabile tramite la genetica. Possono sabotare gli sforzi per mantenere buone abitudini alimentari e un peso corporeo nella norma, indipendentemente dal periodo dell'anno, ma è possibile ridurle con alcune 'armi' come cambiamenti nella dieta e attività fisica. Per chi è affetto da obesità in modo importante, anche con la chirurgia bariatrica e con i farmaci. Lo rileva una revisione di 28 studi sul tema, della Louisiana State University, pubblicata sulla rivista Current Opinion in Endocrinology & Diabetes and Obesity.
LA SCOPERTA – Ad esempio, un modo provato per ridurre il desiderio di un determinato alimento è quello di mangiarlo meno frequentemente. In altre parole, è meglio rimuovere qualcosa dalla dieta piuttosto che provare a mangiarne piccole quantità. Dalla revisione emerge anche che perdere peso riduce le voglie di cibo, così come il fatto che diversi gruppi socioeconomici possono avere diverse risposte a queste voglie.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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