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Salute

Alimentazione, nuovi benefici dalle fibre

Lo studio è stato condotto da Andrew Reynolds dell'Università di Otago in Nuova Zelanda

di Giordano D'Angelo

ROMA – Scoperto un nuovo beneficio offerto da un elevato consumo di fibre alimentari (di cui sono ricchi, ad esempio, i legumi) e cereali integrali: la sana abitudine alimentare, infatti, si associa a minor rischio di sviluppare malattie quali diabete, cancro, infarto e ictus (le cosiddette malattie non trasmissibili). Pubblicato sulla rivista Lancet, lo studio è stato condotto da Andrew Reynolds dell'Università di Otago in Nuova Zelanda.

LO STUDIO – Commissionato dall'Organizzazione Mondiale della Salute e coordinato da Jim Mann, lo studio consiste in una meta-analisi multipla, la revisione di 185 studi per un totale di 135 milioni di persone e 58 trial clinici e 4.635 adulti partecipanti. I ricercatori si sono concentrati sui decessi prematuri e l'incidenza di infarto, ictus e alter malattie cardiovascolari, l'incidenza del diabete 2 e di diversi tumori associati con obesità: ad esempio colon-retto, seno, esofago e prostata. È emerso che ogni 8 grammi in più di fibre consumate al giorno si associa con una riduzione di incidenza e mortalità per malattie quali infarto, diabete, cancro del colon pari al 5-27%.

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