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Arte e Cultura

Altreconomia presenta: “Lo Zen e l'arte della lotta alla corruzione”

Le dimensioni della corruzione, quanto ci costa e come combatterla sul serio.

di Flavia Cruciani

MILANO - La corruzione è il tradimento della fiducia da parte di qualcuno a cui si è affidata la cura di interessi comuni. A partire da questo assunto Lucio Picci e Alberto Vannucci - esperti di livello internazionale - affrontano il tema da un punto di vista sorprendente ed eclettico, chiedendosi quali forme assume la corruzione, quali dimensioni ha in Italia e quanto ci costa. Ma, soprattutto, come contrastarla in maniera efficace. In modo convincente, gli autori si smarcano dagli approcci più formali di inasprimento delle pene e argomentano che sono indispensabili in primis uno spirito “zen” e il giusto distacco.

IL COMMENTO - «Per combattere la corruzione - scrivono - si deve cambiare punto di vista. Per raggiungere un obiettivo di conoscenza, nello Zen ci si deve distanziare da esso, per guardare altrove e, in un certo senso, scartare di lato. E così, per lottare contro la corruzione noi sosteniamo che sia utile, anzi, indispensabile, fare qualcosa di simile e ragionare soprattutto d’altro. Solo per questa via, andando al di là del pensiero corrente, si può alla fine raggiungere il Satori, ovvero, la comprensione della verità dello Zen. E in modo analogo, per questa via indiretta e ‘orientale’, si può costruire un piano credibile per combattere seriamente la corruzione».

ALTROVE - Che cos'è questo “altrove”? Per gli autori bisogna innanzitutto riflettere sul funzionamento complessivo della cosa pubblica, creando le condizioni perché sia trasparente, ma non solo. «La trasparenza - spiegano - è indispensabile, ma non basta: ci vuole anche ‘leggibilità’ nell’azione dello Stato e la possibilità di utilizzare dei “dati aperti” od open data. Solo così si possono avere dei meccanismi efficaci di controllo diffuso, che includano un monitoraggio civico dal basso».

CONTESTO CULTURALE - Tutto questo è però difficile da raggiungere senza un contesto culturale appropriato o, in altre parole, senza cambiare il frame della corruzione. Per gli autori sono infatti essenziali per combattere la corruzione - insieme a un sistema giudiziario efficace - un manipolo di mass media in piena salute che facciano il loro mestiere e una cittadinanza consapevole e istruita, a partire da un'educazione appropriata in ogni ordine di scuola. Ci vuole un nuovo accordo tra Stato e cittadini, una pax burocratica da stipulare con solennità.

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