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Ancona, l’antica città dorica, ospita KUM! Festival

Il festival dedicato al tema della cura e delle sue diverse pratiche

di Fabio Mancuso

ANCONA - La bellissima città di Ancona ospita da venerdì 19 a domenica 21 ottobre la seconda edizione di KUM!. Nuovo progetto dello psicoanalista Massimo Recalcati, che ne è il direttore scientifico, KUM! è il festival dedicato al tema della cura e delle sue diverse pratiche che nel 2018 tratterà il tema Risurrezioni.

IL TERRITORIO - Cuore di un territorio in cui la qualità della vita è tra le più alte d’Europa, Ancona è lo scenario perfetto per una riflessione, finora assente in Italia, su questi temi. Tra i suoi principali monumenti annovera infatti la Mole Vanvitelliana, nelle cui sale si svolgerà KUM!: settecentesco Lazzaretto che sorge su un’isola artificiale nel porto della città – una metaforica linea di continuità tra la terraferma e il mare aperto – è un luogo nato per la cura, anzi per la sua madre naturale: la prevenzione. Il festival si lega così a doppio filo con la sua location e fa di Ancona città riferimento per i temi del welfare, della politica sanitaria, del disagio, della cura e delle sue possibili declinazioni filosofiche e sociali. Iniziata da Luigi Vanvitelli nel 1732 su commissione di Papa Clemente XII e ultimata nel 1743, la Mole, nata come Lazzaretto, negli anni è stata carcere, raffineria e deposito di tabacchi. Oggi diventata un vero e proprio sistema culturale, la Mole rinnova la sua funzione di “cura” della città ospitando gli specialisti della clinica – psicoanalisti, psichiatri, medici, pedagogisti – ma anche i filosofi, gli storici, gli scrittori e i teologi che interverranno al festival.

LA MOLE - La Mole Vanvitelliana è solo una delle molte opere architettoniche che caratterizzano il capoluogo marchigiano. Da segnalare in particolare: la Cattedrale di San Ciriaco, che include i resti di un antico tempio ellenistico e di una basilica cristiana; l’Anfiteatro romano, costruito nel primo secolo per contenere circa 8.000 spettatori; l’Arco di Traiano, un’opera di straordinaria eleganza realizzata in marmo in omaggio all’Imperatore che seppe valorizzare il porto; il Teatro delle Muse, costruito in stile neoclassico.

I MONUMENTI - Questi monumenti testimoniano la lunga storia della città, delle epoche che ha attraversato e delle popolazioni che l’hanno vissuta. Il mare l’ha resa nei secoli approdo di grandi civiltà: prima i piceni, poi i dori siracusani (la fondazione da parte dei greci di Sicilia, risale a più di 2400 anni orsono), infine i romani, che assecondarono la sua vocazione di “porta d’Oriente”. Il mare le ha inoltre regalato l’indole libera e orgogliosa di Repubblica marinara e di libero comune.

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