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Andrea Cacciotti sul trono della 68°Coppa San Sabino

Il caldo e le insidiose ondulazioni del percorso urbano ed extraurbano

di Matteo Spinelli

CANOSA - A Canosa di Puglia si scrive Coppa San Sabino, si legge devozione e passione in onore dell’omonimo santo patrono e della corsa regina dell’estate per la categoria dilettanti élite ed under 23 la cui 68°edizione è andata in archivio con il terzo sigillo stagionale di Andrea Cacciotti che ha onorato il fattore campo con la Casillo (azienda di Corato leader mondiale nell’acquisto, nella trasformazione e nella commercializzazione del grano) abbinata al marchio Maserati.

L’OMAGGIO - Prima della partenza (63 corridori al via in rappresentanza di dieci team) è stato omaggiato con un riconoscimento Alessandro Monaco, l’under 23 di Grottaglie della Casillo Maserati per il suo passaggio al professionismo con la Bardiani CSF nel 2020: una bella notizia per il ciclismo regionale con un corridore pugliese doc che ritorna nel massimo palcoscenico professionistico dopo tanti anni.

SAN SABINO - Non è mancato come tradizione l’omaggio a San Sabino presso la Cattedrale con una ghirlanda di fiori posta davanti alla statua del santo alla presenza di Don Felice Bacco e dei corridori Alessandro Monaco e Einer Rubio Reyes, il talentuoso colombiano dell’Aran Cucine Vejus fresco di podio al Giro d’Italia Under 23 con una vittoria di tappa nella Agordo-Passo Fedaia in procinto di fare il salto tra i professionisti.

IL CALDO - Il caldo e le insidiose ondulazioni del percorso urbano ed extraurbano (15 giri di un anello di 7,8 chilometri cadauno) hanno inciso nuovamente sull’andamento della corsa (valevole anche come Medaglia d’Oro San Sabino e Gran Premio d’Estate) e da un drappello di 25 attaccanti (poco più di un terzo dei 63 partenti effettivi alla gara) hanno preso il largo Lorenzo Ginestra (Aran Cucine Vejus), Victor Bykanov (Team Cinelli) e Cacciotti.

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