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ANVCG: «L'Italia partecipi al percorso diplomatico contro le armi esplosive»

L’ANVCG è membro della rete Internazionale INEW - International Network on Explosive Weapons dal 2017

ROMA - L'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG), l'Ente Morale preposto per legge in Italia alla rappresentanza e tutela delle vittime civili di guerra e delle loro famiglie, esprime soddisfazione per l'approvazione oggi alla Camera della Mozione 1-00204 per bloccare l'esportazione di armi verso i paesi coinvolti nel conflitto in Yemen.

"Quello che si sta consumando in Yemen" ha dichiarato il Presidente Nazionale Giuseppe Castronovo, cieco dall'età di nove anni a causa di un ordigno bellico inesploso "è una catastrofe umanitaria che esige un impegno inderogabile per una risoluzione pacifica del conflitto da parte del nostro Paese. Noi, vittime civili di guerra, applaudiamo all'approvazione di questa mozione, che, con la proibizione della vendita delle bombe d'aereo e di missili all'Arabia Saudita, rappresenta, prima di tutto, una battaglia per la civiltà. Queste armi, infatti, causano danni indiscriminati sulle popolazioni civili, che, invece, andrebbero protette ai sensi del Diritto Internazionale Umanitario. Quando queste armi sono usate in un contesto popolato come quello urbano il 91% delle vittime appartiene alla popolazione civile. La nostra Associazione" prosegue Castronovo "insieme con Campagna Italiana contro le Mine e Rete Italiana per Disarmo, in questi giorni sta lanciando un'azione di dialogo con le istituzioni parlamentari per assicurare la partecipazione dell'Italia ai negoziati internazionali che partiranno il prossimo ottobre in Austria e che, auspichiamo, porteranno all'approvazione di una dichiarazione politica internazionale sulle armi esplosive".

L’ ANVCG è membro della rete Internazionale INEW - International Network on Explosive Weapons dal 2017 e coordina in Italia la campagna contro le armi esplosive nelle zone urbane "Stop alle Bombe sui civili", cui aderiscono anche Campagna italiana contro le Mine e Rete Italiana per il Disarmo. L’Associazione, nel solco della decisione assunta oggi dal Parlamento, chiede che l’Italia aderisca al percorso diplomatico internazionale sulle armi esplosive che si sta delineando e che avrà inizio i prossimi 1 e 2 ottobre con una conferenza internazionale a Vienna. Il percorso ha come obiettivo l’adozione di una dichiarazione politica internazionale che limiti e disciplini l’uso delle armi esplosive nelle zone popolate durante i conflitti e che assicuri assistenza alle vittime.

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