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Salute

Aqua Italia presenta il rapporto tra gli italiani e l’acqua

Per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione azioni concrete per raggiungere l’obiettivo Fame Zero

di Cinzia Giachetta

MILANO - Come ogni anno, il 16 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, si parla di azioni concrete per raggiungere l’obiettivo Fame Zero entro il 2030. Come sostiene la FAO, infatti, “le nostre azioni sono il nostro futuro” e bere acqua km zero ci aiuta a valorizzare le risorse idriche locali, compiendo un’azione quotidiana amica dell’ambiente.

LA RICERCA - Aqua Italia ha svolto, quest’anno, la ricerca Open Mind Research sulla propensione al consumo di acqua del rubinetto in Italia da cui è emerso che il 73,7% dichiara di averla bevuta nell’arco dell’ultimo anno. L’area geografica più incline a farne uso è il nord Est e l’Emilia (87,9%) mentre quelli che ne fanno uso sporadicamente, o mai, si concentrano al sud e in Sicilia (47,7%).

I DATI - Dicono sì all’acqua del rubinetto maggiormente gli uomini (74,9%) rispetto alle donne (72,6%) ma tra chi dichiara di berla sempre, le differenze si appianano con un 31,6% per gli uomini e un 31,2% per le donne. Gli adulti con un’età compresa tra i 35 e i 44 anni sono fra i principali utilizzatori (76,3%) mentre i più diffidenti hanno un’età compresa tra i 55 e i 64 anni (39,9%).

LAVORATORI AUTONOMI - Dal punto di vista professionale, i più virtuosi sono i lavoratori autonomi (78,4%) mentre le casalinghe dichiarano di farne un uso molto sporadico (44,9%). Se analizziamo, poi, gli intervistati in base al livello di istruzione acquisito, possiamo dire che più il titolo di studio è alto e più è diffuso il consumo di acqua del rubinetto, trattata e non: 80,7% per i laureati, 73,5% per i diplomati degli istituti medi superiori e 71,6% per le licenze di media inferiore. Rompono il trend, coloro i quali non hanno un titolo di studio o hanno la licenza elementare che dichiarano di berla nel 73,7% dei casi.

I MOTIVI - I motivi che spingono gli italiani a berla sono la comodità (31,4%), seguita dal gusto (24,3%) e dal minor costo rispetto alla cugina in bottiglia (19,2%). Nell’ottica di preservare il pianeta per le generazioni future, Aqua Italia ricorda che bere acqua del rubinetto è una scelta green e salutare che permette di risparmiare l’utilizzo di oltre 450 mila tonnellate di petrolio e l’emissione di oltre 1,2 milioni di tonnellate di CO2.

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