ROMA - Leggere ad alta voce a bambini e ragazzi, magari seduti sotto un albero, con l’operatore che facilita un viaggio fantastico dentro storie e racconti, come parte delle attività dei “centri estivi”: un modo piacevole di proporre un’esperienza divertente e al contempo di apprendimento nel rispetto di tutte le regole di sicurezza. Nasce per questo “Leggere: Forte! Estate”. Divertimento, certo, ma anche possibilità di acquisire e in questa fase recuperare abilità cognitive e apprendimenti, in un periodo immediatamente successivo a quello della didattica a distanza che ha penalizzato il processo di apprendimento di bambini e ragazzi.
LA PROPOSTA - La proposta arriva dalla Regione Toscana e dal gruppo di ricerca “Leggere: forte! Ad alta voce fa crescere l’intelligenza”, il progetto che si configura come politica educativa pluriennale con l’obiettivo di inserire la lettura ad alta voce quotidiana nelle scuole di ogni ordine e grado come strumento per il successo scolastico.
LA POLITICA - La politica è realizzata grazie alla collaborazione e alla direzione scientifica dell'Università degli Studi di Perugia (Dipartimento FISSUF, cattedra di Pedagogia Sperimentale), in collaborazione con ufficio scolastico regionale per la Toscana, Indire (Istituto nazionale documentazione innovazione ricerca educativa), Cepell (Centro per il libro e la lettura del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo) e la partecipazione di LaAV (Letture ad Alta Voce).
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