ROMA – In difesa delle specie a rischio nasce l'astroecologia, che sfrutta software e algoritmi sviluppati dagli astrofisici per monitorare gli animali nei loro habitat naturali. Ripresi nelle immagini a infrarossi girate dai droni, i loro corpi caldi appaiono brillanti come stelle e allo stesso modo possono essere monitorati, per fare censimenti e contrastare il bracconaggio. A dimostrarlo sono i risultati dei primi esperimenti presentati dai ricercatori della Liverpool John Moores University alla Settimana europea dell'Astronomia e della Scienza spaziale.
LA SCIENZA – L'astroecologia si basa su algoritmi di apprendimento automatico e strumenti di identificazione che gli astrofisici hanno sviluppato attraverso il software open source Astropy per individuare stelle e galassie. Questi stessi strumenti sono stati inizialmente testati per identificare umani e bovini nelle immagini a infrarossi registrate dai droni in volo su una fattoria.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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