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Bocce, De Sanctis: "Il futuro è la vetrina olimpica"

Bocce, De Sanctis: "Il futuro è la vetrina olimpica"

Lo ha detto il presidente della Federazione Italiana Bocce, Marco Giunio De Sanctis

ROMA - «Innanzitutto è uno sport per tutti. Lo possono praticare tutti: le donne, i disabili, che sono tantissimi, i normodotati, i giovani, i meno giovani, gli anziani e gli anzianissimi. Tecnicamente una donna può battere un uomo, non tutti gli sport consentono questo. Un disabile può battere un normodotato». Così il presidente della Federazione Italiana Bocce, Marco Giunio De Sanctis, ha spiegato una disciplina molto conosciuta e forse un po' sottovalutata: le bocce.

«E' uno sport popolare, complicato e complesso - ha continuato De Sanctis in un'intervista a "L'Italia con Voi", la rubrica sportiva dedicata agli italiani nel mondo in onda su Rai Italia -, perché ha delle specialità altamente agonistiche. Le prove veloci e tecniche del Volo consistono nel colpire una boccia a 25 metri di seguito, correndo, prendendo la boccia e ribocciando dall'altra parte per cinque minuti. Se non hai 30 anni e un cuore d'acciaio non lo puoi fare. La Petanque? E' uno sport popolare nel mondo, di matrice francese, però è praticabile da tutti perché lo puoi praticare in tutte le superfici. Mentre il Volo è uno sterrato più curato, ma nello stesso tempo è altamente agonistico. La Raffa è molto più complessa».

«Il futuro è la vetrina olimpica. Io non ho nulla da dire, perché non vado a vedere quello che succede con gli altri sport, però vedere il curling alle Olimpiadi e Paralimpiadi non riesco a comprendere perché non debbano esserci anche le bocce. Detto questo, al di là della vetrina olimpica, è quantomeno non dare un'immagine distorta delle bocce. C'è un mondo meraviglioso, che è quello agonistico che non va trascurato» conclude il presidente della FIB.

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