ROMA – L'ex presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, ha chiesto al giudice Sergio Moro, che il mese scorso l'ha condannato in primo grado per corruzione e riciclaggio di denaro, di sbloccare i valori a lui destinati dalla pensione e dai libretti di risparmio.
LA RICHIESTA – Gli avvocati dell'ex capo di Stato hanno inoltre sollecitato che venga liberata metà dei beni derivanti da conti bancari e dalla previdenza complementare, considerati parte dell'eredità di Marisa Leticia, la moglie di Lula, deceduta a febbraio.
I FATTI – Moro aveva disposto la confisca di questi valori due giorni dopo la sentenza di condanna a nove anni e sei mesi di reclusione emessa contro l'ex presidente-operaio lo scorso 12 luglio.
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