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Brasile, Lula si prepara alle elezioni del 2022 ed è pronto a sfidare Bolsonaro

Brasile, Lula si prepara alle elezioni del 2022 ed è pronto a sfidare Bolsonaro

In un'intervista a Paris Match, il leader del Partito dei Lavoratori si dichiara pronto a tornare in politica

di Giacomo Zito

ROMA - Dal carcere al ritorno al seggio presidenziale: l'ex presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva si è dichiarato pronto a tornare in politica per fronteggiare l'attuale mandatario alle prossime elezioni generali in programma per il 2022. “Se sto nella migliore posizione per vincere le elezioni e godo di buona salute, sì, non lo dubito" è quanto ha dichiarato Lula ai giornalisti della rivista francese Paris Match, confermando così il suo interesse a tornare sulla scena politica del suo Paese il prima possibile.

LA CONSIDERAZIONE - "Durante il mio mandato, il Brasile diventò un importante attore nello scenario internazionale", commenta il leader del Partito dei Lavoratori, che si è definito un "buon presidente" anche per la sua capacità di stringere legami forti con l'Europa e i grandi attori internazionali.

LA SUA STORIA - Il suo ritorno in politica non è però una novità. Già da marzo, infatti, l'ex presidente aveva dichiarato di voler tornare a occuparsi del suo Paese dopo il lungo periodo di interdizioni dovute ai processi per il casi di corruzione legati allo scandalo Lava Jato. E' solo da due mesi, infatti, che gli sono stati ridati i diritti politici a seguito di una decisione del Tribunale Supremo Federale che ha annullato i processi a suo carico per inaffidabilità della Corte. La stessa Corte che, a pochi mesi dalle elezioni del 2018 vinte dall'attuale presidente Jair Bolsonaro, lo aveva spedito in carcere, dove lo stesso Lula è rimasto per 580 giorni dopo un lungo periodo trincerato in casa, protetto dai suoi più fervidi sostenitori.

L'OPINIONE SULLA CORTE - Un ritorno in politica che per Lula è anche un'occasione per togliersi qualche nota amara dalla bocca, come quella lanciata durante l'intervista all'ex ministro della Giustizia del governo Bolsonaro, ed ex giudice della Corte che lo aveva condannato, Sergio Moro: "Nella mia prima testimonianza, ho detto al giudice Moro: 'È costretto a condannarmi perché la menzogna è andata troppo oltre e non ha modo di tornare indietro'. In effetti, questa menzogna ha coinvolto un giudice, pubblici ministeri e i principali media del paese, che mi hanno tutti condannato anche prima di essere processato. Quello che non sapevano è che sono disposto a lottare fino all'ultimo respiro per dimostrare che si sono alleati per impedirmi di andare alle elezioni ”.

IL FAVORITO - Il suo ritorno ai vertici del Partito dei Lavoratori, come candidato alle elezioni, potrebbe essere quindi confermato a breve e, se decisivo, potrebbe spostare al suo partito i favori degli elettori. Secondo un sondaggio della settimana passata dell'Instituto Datafolha, infatti, è Lula al momento il favorito alle prossime elezioni presidenziali programmate per il 2022.

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