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Bruxelles: il Parlamento Europeo accoglie i Caschi Blu del Mare

Ad accogliere la delegazione il membro del Parlamento Europeo Silvia Costa ed il vicepresidente David Sassoli

BRUXELLES – Il Parlamento Europeo ha accolto oggi la delegazione dei “Caschi Blu del Mare”, il progetto sviluppato dalla federazione mondiale degli sport subacquei (CMAS). Ad accogliere nella sede di Bruxelles la delegazione, il membro del Parlamento Europeo Silvia Costa. «Dopo i Caschi Blu della Cultura» ha affermato Silvia Costa, «sono nati i Caschi Blu del Mare , per iniziativa di Anna Arzhanova, presidente della CMAS di intesa con Unesco e altre associazioni  per dotare di nuove utilissime risorse umane  la tutela e la protezione del Mediterraneo, un mare ricco non solo dal punto di vista naturalistico ma anche archeologico, bacino di tesori nascosti che meritano di essere tutelati o riportati alla luce, ma anche teatro di terribili naufragi. Sono felice di incontrare a Bruxelles in Parlamento Europeo i giovani, italiani e immigrati, che hanno partecipato al primo corso promosso in due istituti scolastici di Salerno dalla task Force creata in Italia dal CMAS, che fu fondata da Jaques Cousteau. Una iniziativa che ha  portato alla realizzazione di programmi condivisi come è tra gli obiettivi del 2018 Anno Europeo del Patrimonio culturale. Il patrimonio culturale, naturalistico e ambientale è un bene dell’umanità da condividere e tutelare insieme ed è significativo che giovani che lo hanno sperimentato in condizioni tragiche oggi lo possano vivere in ben diverso modo, come subacquei dedicati al patrimonio culturale. Dopo la distruzione di vite umane e dei siti simbolici delle diverse culture e religioni del Mediterraneo e di fronte alle nuove tragedie di chi fugge ancora oggi dai luoghi di conflitto e non sa se tornerà, l’Europa ha il dovere morale di dare risposte di solidarietà e di accoglienza ma anche di programmi coordinati di ricostruzione, di restauro e di tutela condividendoli con i tanti esperti operatori del settore europei e dei Paesi Terzi. E questa è certamente una esperienza di avanguardia che vorrei diventasse un progetto europeo».

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SASSOLI – David Sassoli, vicepresidente del Parlamento Europeo ha dichiarato: «Sono molto felice di accogliere in Parlamento europeo la delegazione dei “Caschi Blu del Mare”, un´iniziativa molto innovativa e di successo che ha permesso a tanti giovani di vivere autentiche esperienze di integrazione attraverso la valorizzazione e la riscoperta dell´immenso patrimonio naturalistico ed archeologico presente nel Mediterraneo. Questo Mare, così ricco di tesori nascosti ma anche teatro di terribili naufragi, è per eccellenza anche un luogo di incontro, di frontiera e di pace. Ripartire da qui vuol dire necessariamente mettere al centro i nostri valori, abbattere i muri della diffidenza e promuovere reali forme di integrazione. Ancora una volta il mare unisce ciò che la terra divide. Da quest´esperienza, l´Europa deve guardare con molto interesse anche perché, grazie ai “Caschi blu del Mare”, non solo viene concesso aiuto ed accoglienza a chi scappa dalla guerra o dalla fame ma viene offerta ai giovani la concreta possibilità di lavorare insieme ai loro coetanei migranti e agli operatori europei in programmi coordinati di ricostruzione, restauro e tutela del patrimonio subacqueo».

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LA DELEGAZIONE – A guidare la delegazione, la presidente di CMAS, Anna Arzhanova: «I Caschi Blu del Mare – ha detto – sono stati costituiti per la salvaguardia e la pulizia dell'ambiente marino, operando in sintonia con l'UNESCO e i comitati scientifici, università e onlus con un fronte comune: educare alla tutela e conservazione dell’ambiente marino, promuovere delle campagne per la pulizia del mare, e recuperare i tesori nascosti sott'acqua. La task force dei Caschi Blu del Mare vuole simboleggiare il valore del nostro impegno a livello mondiale. Il primo corso di Salerno, inoltre, ha permesso di abbattere i muri dell’egoismo territoriale e offerto una speranza di pace e condivisioni degli stessi valori che solo lo sport può dare. Essere stati ricevuti oggi dal Parlamento Europeo rappresenta la prova reale che questo progetto è unico, speciale. E ringrazio tutte le persone che sono intervenute oggi e quelle che ci hanno accompagnato nella realizzazione dell'iniziativa». Alla Arzhanova è stato recentemente assegnato il “Medaglione d'Onore” da parte del membro CIO professor Franco Ascani, a riconoscimento del successo sportivo e civile legato al progetto Caschi Blu del Mare. L'incontro è stato aperto dalla proiezione di un video che ha raccontato il progetto con testimonianze degli allievi italiani e stranieri migranti/rifugiati che nel corso tenuto a Salerno hanno conseguito il brevetto da 18 metri di profondità per attività subacquea. Wazib del Bangladesh, Kante della Guinea, Mihlad dell'Egitto, Emanuel della Nigeria hanno condiviso con gli studenti italiani il primo corso integrato; i ragazzi hanno espresso con grande commozione e viva partecipazione di aver vinto la paura dell'acqua e di voler mettere in pratica tutto quello che hanno appreso anche tornando nel loro Paese. Il corso è stato promosso da CMAS e dalla federazione italiana FIPSAS, da Mibact-MigrArti e dalla stessa Silvia Costa, nel 2016 in qualità di presidente della commissione cultura, sport, giovani UE.

LE ISTITUZIONI – «Far pace con il Mediterraneo: è con questa idea – ha spiegato Paolo Masini, consigliere del ministro Franceschini – che MigrArti (di cui è ideatore e coordinatore) e Mibact hanno collaborato con un progetto unico nel suo genere. Quel mare che troppo spesso ha portato morte e tragedia può diventare opportunità culturale, ambientale e di futuro». La delegazione era rappresentata anche da un allievo del primo corso Blue Helmets di Salerno, da Annino Festa (presidente Commissione tecnica FIPSAS), Anna Rita Carrafiello (dirigente scolastico del Santa Caterina da Siena, la scuola che assieme al CPIA ha ospitato il corso) e Giuseppe Castronovo (presidente dell'associazione italiana vittime civili di guerra, ANVCG). «Questo progetto straordinario, che ha avuto grande successo sia tra gli studenti che tra i docenti, è una grande opportunità di integrazione. La città di Salerno – ha detto il Vice Sindaco Avossa – è da sempre considerata la città dell’accoglienza, visti i tanti migranti approdati nella nostra terra, e questo progetto rafforza ancora di più questa nostra sensibilità all’argomento, anche attraverso i giovani e le scuole». «Siamo qui a Bruxelles – ha detto Castronovo - per ribadire che i rifugiati che fuggono dai conflitti sono le nuove vittime civili di guerra, ai quali va concessa una vera integrazione. Sotto le insegne di questo progetto è stata costituita una vera task force dell’integrazione, con lo sport che favorisce con i propri linguaggi universali una cultura di pace. E noi vogliamo sostenere questo nobile progetto anche in futuro, attraverso la realizzazione di due corsi di profondità in mare, uno a Roma ed uno a Salerno, per arrivare a formare tanti nuovi Caschi Blu del Mare».

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