TRENTO - Una ricerca italiana, coordinata dai ricercatori dell’Università di Trento, ha scoperto un interruttore capace di spingere al suicidio le cellule tumorali. Si tratta della molecola alleata della proteina p53, nota da tempo come il guardiano del genoma. L’interruttore è la proteina DHX30 e per Erik Dessi, uno degli autori dello studio: «quando le cellule tumorali sono trattate con un farmaco particolare, la presenza di questo interruttore influenza il destino delle cellule, guidandole verso la morte piuttosto che verso l’arresto del ciclo cellulare».
IL COMMENTO - «Per decenni - aggiunge Alberto Inga - si è pensato che potessimo capire come far scegliere alle cellule tumorali di attivare il processo di morte programmata agendo a monte di p53».
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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