BRUXELLES – Commentando la proposta di legge sul clima presentata oggi dalla Commissione Ue, Sebastian Mang, policy advisor di Greenpeace per la politica climatica europea, dichiara: «Senza piani per un obiettivo di riduzione delle emissioni al 2030 basato sulla scienza, né misure per porre fine ai sussidi ai combustibili fossili, ci stiamo preparando al fallimento. Decenni di esitazioni e misure insufficienti ci hanno portato al punto in cui la sopravvivenza stessa della vita sulla Pianeta è a rischio a causa del collasso climatico. Il momento di agire è adesso, non tra 10 anni».
LA PROPOSTA - La proposta presentata oggi dalla Commissione Europea infatti non prevede misure per spingere la riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2030. Secondo gli scienziati delle Nazioni Unite, i tagli alle emissioni nei prossimi 10 anni saranno fondamentali per il successo – o il fallimento – dell'azione per il clima.
L’IMPEGNO - L'unico impegno vincolante presente nel testo presentato oggi è l’obiettivo a livello europeo per l'azzeramento delle emissioni nette di gas serra nel 2050, già concordato dai governi nazionali lo scorso dicembre. Mentre il disegno di legge menziona una "traiettoria intermedia" per la riduzione delle emissioni, non propone nuovi obiettivi per il 2030. Al contrario, la proposta Ue ribadisce la decisione della Commissione di rinviare a settembre una valutazione d'impatto sulla revisione dell’obiettivo dell'Ue di riduzione delle emissioni di gas serra al 2030. Ciò significa che, per i governi europei, sarebbe estremamente difficile concordare un nuovo obiettivo prima dell’appuntamento cruciale della Conferenza ONU sul clima di novembre.
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