ROMA - «Siamo pronti ad aiutare l'Italia con tutto quello di cui ha bisogno, in questo momento è colpita severamente dal virus, sosteniamo tutto quello di cui ha bisogno e tutto quello che chiederà. Il prossimo potrebbe essere un altro Stato membro». Così la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen ha assicurato che l’Europa è pronta ad aiutare l’Italia in questo periodo difficile in cui si sta affrontando la pandemia causata dal nuovo coronavirus.
LA CLAUSOLA DI CRISI - Da Bruxelles arriva anche la comunicazione di massima flessibilità per il Patto di Stabilità. In una nota, si legge che «la Commissione Ue è pronta a proporre al Consiglio di attivare la clausola di crisi per accomodare un sostegno fiscale più generale. Questa clausola - in cooperazione col Consiglio - sospenderà gli aggiustamenti di bilancio raccomandati dal Consiglio in caso di recessione severa della zona euro e della Ue».
I SOLDI A DISPOSIZIONE - Per quanto riguarda i finanziamenti che l’Europa è pronta a mettere in gioco, è aumentata la posta in palio: si passa da 25 a 37 miliardi. Si tratta di un riassesto dei programmi esistenti nel quadro della politica dell’Unione per facilitare la coesione. All’Italia è previsto un ingresso di 853 milioni di euro, insieme allo sblocco di altri 10,5 miliardi, per un totale di 11 miliardi.
LA MODIFICA - Inoltre, la Commissione propone fra i motivi per attivare il Fondo Ue di solidarietà anche le crisi umanitarie, dato che finora era previsto solo per le catastrofi naturali. Se la modifica dovesse essere accettata, si provvederebbe allo sblocco di altri 800 milioni di euro. Entro due settimane la Commissione ha chiesto al Parlamento europeo di approvare le modifiche, ottenendo la disponibilità immediata degli europarlamentari.
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