ROMA - Non si placano le proteste negli Usa per la morte di George Floyd da parte dell’agente di polizia Derek Chauvin. Anzi, aumentano sia per qualità che per quantità il numero di proteste in tutto il Paese, sfociando in una rivolta popolare univoca da Los Angeles a New York. Aumentano le proteste così come i manifestanti, sia bianchi che neri. Dopo il caso del commissariato dato alle fiamme a Minneapolis, a Washington alcuni manifestanti si sono diretti verso la Casa Bianca per mostrare il loro dissenso. La sicurezza, pertanto, ha scelto di chiudere la residenza presidenziale, rendendola interdetta anche alla stampa. Molti gli arresti a causa delle manifestazioni anche a Detroit, New York (dove ci sono stati 345 arresti) e Los Angeles. Ad Atlanta è stata presa d’assalto la sede della CNN e sono stati dati alle fiamme numerosi veicoli della polizia.
IL COMMENTO - Per l’avvocato della famiglia di George Floyd, Benjamin Crump, si è trattato di "omicidio premeditato" e non condivide l'accusa di omicidio colposo per l'agente. «Pensiamo che avesse l'intenzione - ha spiegato l’avvocato - ha tenuto per quasi nove minuti il suo ginocchio sul collo di un uomo che implorava di respirare e per quasi tre minuti dopo che aveva perso conoscenza. Non capiamo come non sia un omicidio di primo grado».
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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