ROMA – Le cozze del Mediterraneo nascondono nel Dna delle armi segrete per resistere ai cambiamenti climatici: sono delle varianti genetiche che permetterebbero ai molluschi di resistere all'acidificazione dei mari, dovuta all'assorbimento dell'anidride carbonica immessa in atmosfera dalle attività umane. A rivelarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications dall'Università di Chicago con il Laboratorio di oceanografia di Villafranca Marittima in Francia.
LA SCOPERTA – Proprio nelle acque della Costa Azzurra i ricercatori hanno pescato diversi esemplari di mitilo mediterraneo (Mytilus galloprovincialis), che hanno poi incrociato per ottenere un milione di larve dotate di un'importante variabilità genetica. Un gruppo è stato quindi allevato in acque normali con un pH pari a 8.1, mentre un secondo gruppo è stato messo in acque più acide con un pH pari a 7.4.
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