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Cozzolino (M5S): “Tassare i diritti tv per coprire le spese di sicurezza negli stadi”

L’esponente del Movimento 5 Stelle accusa le società: “Alcune tifoserie violente sembrano essere foraggiate dai club”

di Matteo Spinelli

L’On. Emanuele Cozzolino, esponente del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati, è intervenuto ai microfoni di CronacaDiretta.it, parlando del decreto legge sugli stadi. Il testo, approvato giorni fa dalla Camera con 289 sì e 144 no, passa ora in Senato. La decisione entro il 21 ottobre. “Dal primo momento – ha dichiarato Emanuele Cozzolino a CronacaDiretta.itci siamo dimostrati costruttivi su questo decreto, in quanto non ci sembrava così malvagio come altri. Poi la successione di eventi accaduti in Parlamento ci ha portato a cambiare posizione. Ci siamo concentrati molto sulla questione delle forze di Polizia, avviando anche una specie di tavolo di lavoro con tutte le forze dell'ordine. In merito alla questione della sicurezza negli stadi  noi del Movimento 5 Stelle abbiamo ribadito più volte che non si doveva agire con un decreto, ma piuttosto con un riordino delle regole. Se le società mettessero più impegno, anche dal punto di vista economico, nella gestione della sicurezza insieme alle Forze dell’Ordine. Un emendamento M5S proposto dal collega Turco che voleva tassare i diritti TV, coprendo così le spese di sorveglianza e gestione della sicurezza. Sarebbe più logico. Invece, con il testo approvato, le società di calcio potrebbero aumentare il prezzo dei biglietti, come succede ad esempio con le tasse sul petrolio. Io non sono un grande tifoso di calcio, ma mi sembra che qui, parlando di violenza, alcune tifoserie siano anche foraggiate dalle società. Non si capisce bene di chi sia la colpa. Per la sicurezza dovrebbero contribuire tutti, non solo i cittadini, che magari non sono neanche interessati al calcio.
 Sul dissuasore elettronico non ci pare giusto che sia stata inserita nel decreto una sperimentazione di cui non si conoscono costi ed efficacia. Sarebbe meno pericoloso dotare le forze dell’ordine di spray al peperoncino, rispetto ad un dispositivo che, se usato a sproposito, può anche uccidere. Il Movimento 5 Stelle aveva proposto di impegnare questi soldi per la formazione delle forze dell'ordine ad una gestione non violenta degli scontri.
Per quanto concerne la tecnologia nel calcio, mi sembra che fosse partita una sperimentazione per i sensori dei gol ed il quarto uomo, ma purtroppo siamo in Italia e ci sono sessanta milioni di arbitri ed allenatori; qualsiasi decisione prenda il giudice di gara viene etichettata come un errore. Si dovrebbe riscoprire un po’ di fair play come nel rugby. Il rispetto delle regole – conclude l’esponente del Movimento 5 Stelle alla Camera – è più importante della vittoria; questo è il cambio di mentalità che dovrebbe esserci in uno sport troppo competitivo come il calcio”.

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