MILANO - La sicurezza dell’Italia passa anche, e soprattutto, attraverso il controllo del Dark Web. Una dimensione nascosta dell’internet che conosciamo, ma che i più avvezzi conoscono bene. Terrorismo, narcotraffico, mafia, commercio illegale di armi e organi, pedopornografia: tutto passa attraverso il web nascosto. Basta cercare.
IL COMMENTO - «L’internet che navighiamo quotidianamente, come i motori di ricerca, social network, forum, ecc., rappresenta solo il 4% dell’intera rete web. Il 90% è Deep Web, cioè tutto ciò che esiste ma che non viene indicizzato. Il restante 6% è Dark Web, dove si intrecciano gli interessi dei criminali di mezzo mondo» spiega Andrea Baggio, CEO e Founder di ReputationUP e iRecovery.
MONITORATO - Ecco perché il web profondo e nascosto è un luogo, seppur virtuale, costantemente monitorato dalle Forze dell’Ordine, direttamente attraverso reparti interni, o indirettamente, appoggiandosi a società come ReputationUP. «Quando si naviga all'interno di forum che trattano argomenti pericolosi - afferma Baggio - dietro un qualunque nickname possono nascondersi i peggiori criminali, per i quali non è affatto complicato risalire all'indirizzo di casa degli altri utenti e dare sfogo alle proprie perversioni», spiega ancora Baggio.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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