venerdì 3 dicembre 2021 - 14:32

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Cyberviolenza di genere: i deputati chiedono sanzioni armonizzate e sostegno alle vittime

Sanzioni a livello dell'UE in linea con gli standard stabiliti nella Convenzione di Istanbul

di Alessia Salmoni

BRUXELLES - Martedì, i comitati per le libertà civili e i diritti delle donne hanno chiesto una legislazione per combattere la violenza informatica di genere. Il progetto di relazione di iniziativa legislativa, approvato con 76 voti favorevoli, 8 contrari e 8 astensioni, ribadisce la mancanza di un quadro giuridico dell'UE per combattere la ciberviolenza di genere e la mancanza di efficaci meccanismi di protezione e sostegno per le vittime, nonostante il picco di casi a causa della pandemia di COVID-19.

LA VIOLENZA - I deputati considerano la violenza di genere offline e online come aspetti dello stesso problema. Sottolineano il fatto che l'effetto agghiacciante della cyberviolenza di genere spesso si riversa nel mondo reale, il che significa che tende a essere sottostimato. I deputati ribadiscono inoltre che tutti i tipi di discriminazione sono esacerbati online e si intersecano, con conseguenze più estreme per le persone vulnerabili come le donne migranti, le donne appartenenti a minoranze, le persone che si identificano come LGBTIQ e gli adolescenti.

UN DIRITTO - I deputati chiedono una direttiva per stabilire una definizione di diritto penale comune della cyberviolenza di genere e per armonizzare le sanzioni contro i trasgressori. La direttiva dovrebbe includere anche misure per promuovere e sostenere azioni preventive da parte degli Stati membri, nonché disposizioni specifiche per proteggere, sostenere e garantire il risarcimento delle vittime. Accogliendo favorevolmente l'impegno della Commissione nell'ambito della Strategia per l'uguaglianza delle persone LGBTIQ 2020-2025 di estendere l'elenco dei "reati dell'UE" ai sensi dell'articolo 83, paragrafo 1, TFUE (ossia reati particolarmente gravi con una dimensione transfrontaliera) per includere i crimini e l'incitamento all'odio, anche quando rivolto alle persone LGBTIQ, la bozza di testo invita il Consiglio a fare lo stesso per la violenza di genere attraverso la clausola passerella.