ROMA - Tra le più recenti novità riguardanti Marcello Mascherini (Udine1906 - Padova 1983), cresciuto e formatosi a Trieste, nell’Olimpo degli scultori italiani del Novecento ammirati a livello internazionale, vi èDanzatrice del 1951, opera scelta come immagine - simbolo per l’importante mostra “Marcello Mascherini e Padova” in programma nella città del Santo dal 5 maggio al 30 luglio 2017, a Palazzo Zuckermann.
IL BRONZO - Il piccolo e intenso bronzo, dal notevole pedigree e significativamente legato a Padova, è rientrato in Italia nel 2015, dopo oltre mezzo secolo, acquistato come fu da Walter Bechtler per l’omonima Fondazione di Zurigo dopo essere stato esposto alla Quadriennale romana del 1951; un frammento del medesimo soggetto (ora di ubicazione ignota) si vide invece alla prestigiosa personale di Mascherini alla Galleria Drouant-David di Parigi nel 1953 e alla X Biennale d’Arte Triveneta, inaugurata proprio a Padova nello stesso anno.
L'ESPOSIZIONE - E’ questa una delle tantissime novità proposte nell’esposizione promossa dal Comune di Padova-Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche e dell’Archivio Marcello Mascherini, con il contributo di Fondazione Antonveneta; curata da Lorenzo Nuovo con la direzione scientifica di Davide Banzato e accompagnata da un importante catalogo Skira che raccoglie contributi anche di Virginia Baradel, Aldo De Poli, Ilaria Morcia e Marta Nezzo. Una mostra inedita già nel tema, che mira a mettere in luce il rapporto intenso e duraturo di Mascherini con la città veneta e che consente anche un affondo sulla personalità dell’artista e sul suo difficile percorso di presa di coscienza identitaria.
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