ROMA - Da una parte all’altra del globo i negazionisti scendono in piazza per manifestare contro le imposizioni scelte dai governi per combattere la pandemia in atto nel mondo. Tra le maggiori richieste c’è quella della fine dell’emergenza e il fatto di non dover più portare in giro le mascherine. Insieme a Roma, sono state registrate due manifestazioni in Scozia e Australia.
AUSTRALIA - I negazionisti australiani si sono dati appuntamento a Melbourne per il ‘Freedom Day’, nello Stato di Victoria, il più colpito dal coronavirus in Australia. Gli agenti di polizia sono scesi per le strade e hanno arrestato diverse persone tra i circa 300 che erano scesi in piazza nella capitale. Nella città sono state imposte alcune restrizioni tra cui il coprifuoco notturno, mentre nel Paese si registrano altri 11 decessi e 76 nuove infezioni. Tra gli arrestati alcuni accusati di non aver indossato le mascherine mentre quattro sono stati accusati di istigazione per le proteste.
SCOZIA - Storia simile a Edimburgo dove circa 500 manifestanti si sono radunati di fronte la sede del Parlamento con uno striscione con su scritto: “Non più bugie, non più lockdown”. A organizzare l’evento è stato il gruppo 'Saving Scotland’, che si propone di tutelare la salute dei cittadini. “Il lockdown sta causando più danni del virus. Difendiamo la libertà di scelta”, hanno dichiarato gli organizzatori, dicendosi “contrari ai vaccini e alle mascherine obbligatorie”.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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