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Coronavirus, firmato protocollo Federcasse-Sindacati

Coronavirus, firmato protocollo Federcasse-Sindacati

Il testo riprende, amplia ed arricchisce i contenuti delle “Linee Guida” diffuse unitariamente il 19 marzo

E’ stato firmato la scorsa notta a Roma tra Federcasse e le organizzazioni sindacali di categoria (Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Sincra Ugl Credito)  il “Protocollo condiviso di prevenzione, contrasto e contenimento della diffusione del virus Covid-19 all’interno delle aziende del Credito Cooperativo”, in applicazione del Protocollo sottoscritto il 14 marzo scorso dalle Parti sociali su iniziativa del Governo. 

Il testo riprende, amplia ed arricchisce i contenuti delle “Linee Guida” diffuse unitariamente il 19 marzo scorso da Federcasse, Iccrea Banca, Cassa Centrale Banca e Federazione Raiffeisen. Nell’interesse primario della salute di collaboratori, soci, clienti e delle comunità dove operano le BCC, Casse Rurali e Casse Raiffeisen. Continuando, al tempo stesso, ad assicurare un servizio pubblico essenziale per la vita delle famiglie, imprese, cittadini ed osservando le norme in vigore. 

Numerose le innovazioni previste dal Protocollo, in relazione alla specificità delle BCC e CR “chiamate a prestare anche in questo particolare frangente - si legge - il proprio servizio alle comunità territoriali delle quali sono espressione, adottando prioritariamente idonee misure a tutela della salute sia dei lavoratori sia dei soci e dei clienti”. 

Il Protocollo – in particolare - stabilisce che le Banche disporranno gli accessi presso le proprie sedi e sportelli su appuntamento telefonico o a mezzo e-mail “per operazioni urgenti e non altrimenti eseguibili o realizzabili attraverso canali remoti o sportelli automatici, ed in ogni caso con accesso contingentato” (ed adottando misure organizzative di rispetto della distanza minima di un metro quale principale misura di contenimento). 

Soprattutto, si prevede un approccio “proattivo” nei confronti delle fasce più deboli di clientela. “Con riferimento alle giornate nelle quali è previsto il pagamento delle pensioni e all’offerta di servizi a clientela sprovvista di strumenti di prelievo e di pagamento elettronici” – si legge – “le banche sono invitate ad adottare soluzioni organizzative, come la flessibilità dell’orario di sportello” (anche continuato) ed informando anche direttamente l’utenza al fine di poter definire le modalità di pagamento più idonee e sicure. 

A questo proposito, il sindacato ha inoltre manifestato condivisione e sostegno rispetto alle iniziative intraprese da Federcasse affinché si possa prevedere, anche per le BCC, il pagamento delle pensioni INPS di maggio e giugno frazionato su più giornate.  

Tra le altre misure definite dal Protocollo:

 1. il potenziamento delle misure di informazione sulle misure di prevenzione del contagio nei confronti di tutti i dipendenti;

2. l’impegno delle banche ad acquistare DPI (Dispositivi di Protezione Individuale, in particolare mascherine), oltre alle altre misure preventive, per assegnarli ai dipendenti a contatto con il pubblico, a partire dalle zone a maggior rischio di contagio, nel rispetto della priorità attribuita alle esigenze sanitarie e ove risultino di più difficile concreta adozione le misure organizzative per mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro nonché di quelle alternative (ad es. plexiglass);  

3. la facoltà per le BCC nelle zone di maggior rischio di contagio di adottare misure di riduzione dell’operatività;

4. la conferma della modulazione dell’operatività anche attraverso il ricorso al lavoro agile per ridurre la presenza nei luoghi di lavoro;

5. modalità e strumenti di gestione delle assenze dal servizio correlate alle misure di contrasto alla diffusione del virus. 

Il Protocollo, inoltre, istituisce una Commissione Nazionale permanente tra Federcasse ed Organizzazioni sindacali “per il monitoraggio congiunto delle novità normative in materia di contenimento e prevenzione della diffusione del COVID-19” e per la verifica della sua applicazione. La Commissione si riunirà per la prima volta il prossimo 3 aprile.

Le parti, infine, hanno convenuto sulla opportunità che le singole Banche valutino il ricorso a forme di tutela assicurativa specifiche per i lavoratori, attraverso le modalità che si riterranno più opportune.

Soddisfazione per l’intesa è stata espressa dal Presidente della Delegazione Sindacale Federcasse e Vice Presidente di Federcasse Matteo Spanò: “L’intesa interpreta le specificità del Credito Cooperativo e rappresenta il migliore punto di equilibrio tra la necessità di assicurare in via prioritaria la sicurezza di lavoratori, lavoratrici, soci e clienti e l’offerta di un servizio pubblico essenziale, soprattutto per le fasce più deboli”. 

“A nome dei soci e degli amministratori del Credito Cooperativo – hanno dichiarato i componenti della Presidenza Federcasse, Augusto dell’Erba, Luca Occhialini e lo stesso Spanò  – desideriamo esprimere solidarietà e gratitudine a tutte le lavoratrici ed i lavoratori del Credito Cooperativo che sin dall’inizio dell’emergenza, anche a costo di sacrifici personali, non hanno fatto mancare il loro impegno per assicurare i servizi bancari alle comunità di riferimento”. 

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