ROMA – E' nata Hermes Virtual Tour (Hvt), la prima applicazione in 3D che permette di immergersi in ricostruzioni sorprendenti del patrimonio archeologico e architettonico mondiale. Il progetto è frutto di due anni di ricerca e sviluppo, che hanno avuto inizio grazie a una collaborazione tra la società produttrice, aCrm Net, operante nell'ambito tecnologico, Crm e applicazioni mobile, con l'Enea e il Cnr. Hermes Virtual Tour utilizza quindi le tecnologie più moderne per rendere, si legge in una nota, "l'esperienza della navigazione immersiva e affascinante". L'applicazione è infatti concepita per far scoprire ogni dettaglio dei monumenti che si decide di esplorare, il tutto "in maniera autonoma, intuitiva e incredibilmente realistica". Era questo, appunto, l'obiettivo del team che ha visto tra i responsabili scientifici a lavoro sia Aldo Gangemi, primo ricercatore all'Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Cnr, che Luciana Bordoni, primo ricercatore presso l'Unità tecnica sviluppo sistemi per l'informatica e l'Ict dell'Enea. Uno dei punti di forza di Hvt è evidentemente la 'realtà aumentata', come spiega Francesco Terlizzi, l'ad di aCrm Net: "l'uso della 'realtà aumentata' è il modo migliore per mostrare com'era un monumento nel passato, in modo immediato ma incredibilmente realistico, puntando semplicemente il proprio smarthophone. L'esperienza dell'utente, quando si trova sul posto, è così enormemente amplificata, l'effetto 'wow' è infatti assicurato, inoltre in Hermes Virtual Tour sono disponibili ulteriori funzionalità semplici da usare, ma estremamente coinvolgenti e interattive".
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