ROMA – Dopo gli scontri tra i fratelli Baresi, le sfide infinite tra un esperto Beppe Bergomi ed un Paolo Maldini appena uscito dalle giovanili e le storiche partite degli anni passati cantante da Vecchioni in “Luci a San Siro”, Milano si prepara ad ospitare un derby asiatico. Dopo l’acquisto dell’Inter da parte del magnate indonesiano Thoir, infatti, sembra che il Milan, nel prossimo futuro, parlerà cinese. «La vendita del 75% ai cinesi è cosa fatta» ripete da giorni Silvio Berlusconi, numero 1 dei rossoneri, ai suoi collaboratori. Nell’incontro di martedì sera a Palazzo Grazioli, come riporta Askanews, il Cavaliere avrebbe confidato ai rappresentati delle comunità italiane all'estero che la trattativa è ormai chiusa, anche se «serve ancora qualche mese per limare i dettagli».
VICINI ALL’ACCORDO, MA … – Entro domenica Berlusconi dovrebbe incontrare, nella sua residenza di Arcore, alcuni emissari della delegazione cinese, chiarendo un punto fondamentale per la buona riuscita della trattativa. Nei futuri quadri dirigenziali rossoneri, infatti, dovrà figurare il nome di Barbara Berlusconi, attuale Amministratore Delegato della società. Trovato questo punto d’incontro, le due parti potranno siglare il definitivo passaggio di consegne.
I COSTI – Il costo totale dell’operazione, che porterà il Milan ad essere la terza squadra italiana con una proprietà straniera dopo Roma ed Inter, dovrebbe aggirarsi intorno al miliardo e mezzo di euro. A sorreggere la solidità dell’affare ci sarebbe, addirittura, l’appoggio del Governo di Pechino. L’obiettivo della Cina, infatti, è quello di diffondere il più possibile il calcio nel paese, con circa 1,3 miliardi di abitanti pronti ad appassionarsi e, perché no, creare una potenza calcistica a livello di nazionale.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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