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Salute

Dopo mezz'ora di telefonino bisogna fare attenzione al rischio di mal di testa

Al congresso di Stresa un studio del gruppo di ricercatori diretti dall’ex Presidente della Società Italiana

di Cinzia Giacchetta

BRESCIA - Dopo la recente sentenza della Corte d’Appello di Brescia che ha costretto l’INAIL a risarcire con una somma pari all’80% dell’invalidità che un uomo aveva sviluppato a seguito di un neurinoma, un tumore benigno del nervo acustico, per aver dovuto usare cellulare e cordless per tutto il giorno, la questione della sicurezza sull’uso dei telefoni mobili, da sempre dibattuta con un’equivalenza fra pareri scientifici favorevoli e contrari, è tornata alla ribalta.

CEFALEA DA IPERTENSIONE ENDOCRANICA - Al congresso di Stresa un studio del gruppo di ricercatori diretti dall’ex Presidente della Società Italiana di Neurologia Professor Aldo Quattrone dell’Università Magna Grecia di Catanzaro indica che esiste il rischio di un’alterazione della pressione endocranica che determina una cefalea che si scatena dopo mezz’ora di uso del cellulare.  L’uso prolungato del telefonino può dunque scatenare mal di testa e d’ora in poi l’aspetto di questa aumentata pressione intracranica andrà ulteriormente indagato.

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