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E' online TOI, il nuovo disco di Manu

E' online TOI, il nuovo disco di Manu

Sintetizzatori distorti e violenti, combinati con un beat electro, per rompere barriere musicali ma soprattutto i confini di genere

di Bianca Franchi

ROMA - Maru è cresciuta e la voglia di gridarlo al mondo si sente. Attraverso un sound diverso, che si apre all’elettronica pop e alla dance, esplora sintetizzatori distorti e violenti e torna a ballad più dolci, avvicinandosi con garbo anche al mondo r'nb e lo-fi. Saltano i confini musicali a cui ci aveva abituato. E le barriere di genere si infrangono grazie a quella voglia di andare oltre ogni pregiudizio che da sempre la contraddistingue. Così si è presentato TOI il nuovo disco per Bravo Dischi di Maru che arriva a due anni di distanza da Zero Glitter.

I SINGOLI - Anticipato dai singoli Quechua e Zitta, TOI è il grido di libertà di chi ha smesso di prendersi troppo sul serio. È rinunciare alle aspettative per accogliere tutto quello che viene e goderselo fino in fondo, la volontà di vivere gli errori con leggerezza, accettarli e accettarsi in ogni sfaccettatura, anche quelle che non piacciono agli altri. E allora perchè non “Toy”, con la “y”? Maru voleva giocare, un’ultima volta.

LE NOVE TRACCE - L’album si snoda attraverso nove tracce che raccontano di scelte sbagliate ed errori, relazioni che forse potevano essere evitate. In primo piano la capacità di ridere e sorridere di noi stessi, da non confondere con superficialità. Se l’amore è l’arte di perdere, come sostiene la celebre poetessa statunitense Elizabeth Bishop in One Art, una delle sue poesie più famose, allora forse sapere perdere è l’arte di vivere. Questa una delle ispirazioni di Maru, che si affiancano alle parole di un’altra poetessa, Andrea Gibson, prese in prestito e riadattate per ZITTA. 

LE ISPIRAZIONI - Rimangono al femminile anche le ispirazioni musicali, tra Lorde e la svedese Robyn fino alla francese Christine and the Queens.

LA RELAZIONE PIU' IMPORTANTE - "Penso di aver capito, dopo molto tempo, che l'unica relazione importante è quella con me stessa. È difficile riuscire a star bene con qualcuno se non si conoscono realmente i propri desideri e i propri limiti. Lasciarsi andare e lasciare andare sono due facce della stessa medaglia e l'ironia è un’arma potente per fare in modo che le cose scivolino un po’, senza trattenerle a forza" ha dichiarato l'artista. 

IL DISCO - TOI inizia con i ritmi elettronici di FREE-TRIAL, si parla di relazioni come le prove gratuite di un videogame: arrivati alla parte più interessante, si blocca tutto. Arrangiamento più fresco e semplice per ELASTICI, che con un sound vicino al K-pop si schiera contro ogni etichetta. Fastidiose nei rapporti umani come nei vestiti e irritanti come gli elastici, appunto, che stringono e tengono insieme le cose più fragili. Tra scherzi del destino e sentimenti governati dalla chimica e dal caso si muove con leggerezza COINCIDENZE, mentre le atmosfere virano su toni più cupi in SONNO CONTRO, dove la notte può diventare nemica e divorare la pace. Un piccolo inno synth-pop alle scelte sbagliate è QUECHUA: un ricordo un po’ sfocato ma non troppo lontano di corse sulla spiaggia, tende, falò, feste dal tramonto fino all’alba. Prodotta da Fabio Grande, è una canzone energica, potente e lieve al tempo stesso. Un grido di libertà limpido e profondo sull’importanza di essere sé stessi, anche e soprattutto commettendo errori. Ritmi veloci per VOSTOK, in Antartide: la città ideale per correre lontano dall’afa, da agosto, e fuggire dai tormentoni estivi. Cambio di rotta musicale in CTRL+Z, che si avvicina con garbo al mondo rnb e lo-fi ma tiene fede alla direzione del disco: il bello di divertirsi e reinterpretarsi, complicarsi la vita con scelte difficili, come quella di scalare l’Himalaya in infradito. Perché in fondo si può sempre tornare indietro e resettare tutto, anche se non è facile come sui tasti del pc Control + Z. Con ZITTA e SEI DI CHI Maru chiude il suo nuovo progetto musicale. Le sue canzoni più serie, forse. Sicuramente le più complesse. SEI DI CHI è un titolo di sfida, una ballad che insegue tutti i dubbi e le domande di qualcuno che sarà sempre destinato ad aspettare, che vive del desiderio di sentirsi dire da chi ama “ti appartengo incondizionatamente”. Eppure sono spesso i vincoli che ci vengono imposti a non permetterci di essere realmente padroni di noi stessi e della nostra identità. 

LE MUSICHE - Sintetizzatori distorti e violenti, combinati con un beat electro, per rompere barriere musicali ma soprattutto i confini di genere. Radicata nei territori dell’elettronica pop e della dance, ZITTA è una delle canzoni più potenti dell’album. Maru parte dalla sua esperienza intima e personale per fotografare momenti e quotidianità del mondo LGBTQ+ e denunciare pregiudizi e discriminazioni ancora in atto, nonostante i passi avanti sul tema. Di ispirazione i versi della poetessa americana Andrea Gibson: “Ci vogliono più muscoli a restare che ad andarsene”. Proprio come ci vogliono più muscoli a star zitt* che a esplodere.

CREDITI TOI - Testi e Musiche: Maru (Maria Barucco), Fabio Grande e Pietro Paroletti. Prodotto da: Fabio Grande e Pietro Paroletti. Masterizzato da: Andrea Suriani e Filippo Strang Passamonti/ VDSS Recording Studio.

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