Shadow

Cronaca Diretta - Accendiamo l'Informazione

Shadow

Arte e Cultura

Ecco “Curriculum vitae”, l’album d’esordio di Rareş

Ecco “Curriculum vitae”, l’album d’esordio di Rareş

Soul lagunare, intriso di malinconia e profondità, generato con piglio pop e tanta verità sull’asse Veneto/Emilia

di Claudio Carassiti

ROMA - Finalmente è uscito per Needn't “Curriculum vitae”, l’album d’esordio di Rareş. Nato a Birlad in Romania, cresciuto a Marghera - la storica zona industriale di Venezia - e trasferitosi a Bologna per studiare elettronica al Conservatorio e avere una visione onnicomprensiva dello scibile musicale, Rareș ha scelto il suo nome di battesimo per mettersi in gioco e fare sul serio nel mondo della musica italiana, armato di chitarre sincere e di una voce potente e capace di emozionare per sua essenza, senza mai strafare.

IL DISCO - Prodotto, registrato e mixato da Marco Giudici (Halfalib, Any Other, Generic Animal) tra il Vacuum Studio di Bologna e il Cabinessence di Milano, “Curriculum vitae” è un disco spoglio, cesellato con pochi pedali e chitarre pulite, un tradizionale assetto di strumenti e amplificatori e sparute sovraincisioni, e che proprio per questo suona vero come se fosse stato registrato in una take unica e intrigante, senza click e senza metronomo. Un album nato dall’esigenza di realizzare un’opera che fosse suonata al 100%, non affidandosi a facili scorciatoie digitali ma sviluppando invece un percorso evolutivo delle canzoni che ha sempre inizio da una chitarra e dalla voce al naturale del giovane artista.

LA BAND - Ad affiancare Rareș nella vita, in studio e sul palco Giuseppe Vio alla chitarra, Marcello Della Puppa alla batteria e Novecento al piano Wurlitzer e Rhodes.

CURRICULUM VITAE - Fra Michael Kiwanuka e i Vampire Weekend, “Curriculum vitae” è un viaggio scuro, emozionale e romantico in cui le parole possono essere macigni o carezze allo stesso tempo. Sentimenti, traumi, speranze e sogni vengono raccontati a cuore aperto, in un collage di piccoli ritratti di quotidianità alternati a storie universali e collettive, dove le bufere vengono rischiarate sempre da un sole pallido ma caloroso. 

I BRANI - Anticipato da "Spallepiù" - terzo brano pubblicato dopo i due singoli d’esordio "Io non ho parole in più" e "Calma" il debutto dell’artista veneto ondeggia tra melodie soul, liriche emo(tive) e un retaggio black trasposto in un presente dal sapore pop, dove possono ben coesistere spunti funky e ballad simil-swing. Una ventata di freschezza e di veridicità sospese nel tempo, in un mix di modernità e analogico che fa accoppiare l’r&b odierno con i suoni più asciutti della tradizione soul, le chitarre pulite dell’indie rock con le reminiscenze blues che hanno contaminato decenni di cantautorato italiano, la nostalgia e la "presammale" con la speranza. Il disco si apre proprio con “Spalle più”, un brano che mostra subito tutte le qualità di una voce calda e matura a dispetto della giovane età. “Calma” gioca su un riff di chitarra essenziale e timido per poi aprirsi in un ritornello soul dalla forte carica emozionale, mentre “Maldestra” è una ballad intima che ricorda Michael Kiwanuka, dove poche note descrivono una danza impacciata e la malinconia fatta di “cali, cartine e cancrene”. “Distanze danze” incarna tutto l’amore di Rareș per la forma canzone e i ritornelli, seguita da “Mamma Banane” che funge invece da contraltare di dolore, evidenziando il lato più oscuro e triste della voce dell’artista. “Io non ho parole in più” vede primeggiare l’amore per le chitarre alla Vampire Weekend, mentre “Miruna” rappresenta la crooner ballad perfetta di Rareș. Un dolce fischiettare apre “Cresci”, una canzone che dietro un apparente incedere scanzonato rivela la complessità dei primi incontri/scontri con l’età adulta. Su “Stesi” tornano dolci chitarre e ritmi che ricordano atmosfere di un altro emisfero, mentre “Marcellino” si bilancia su un pattern di rullante e basso su cui si innestano parole scelte e incastrate con estro sopraffino. “Vene più” chiude il disco con fare confidenziale - come sotto la luce soffusa di un abat-jour - dove ogni parola e nota viene scandita, pesata e accarezzata prima di un’esplosione vocale che consacra tutto il talento e le potenzialità di un artista giovane ma già con le idee chiare.

IL CONTEST - A marzo 2019 Rareș ha vinto la prima edizione di Freschissimo, contest dedicato ai talenti dell’Emilia-Romagna, che lo ha portato a settembre a suonare al festival bolognese Tutto Molto Bello, esibendosi prima di Giovanni Truppi e Giorgio Poi.

Scrivi il tuo commentoScrivi il tuo commento

Eventi

Editoriale

Serie A, il protagonismo degli arbitri ha messo ko il calcio 5 febbraio 2022 17:15

Serie A, il protagonismo degli arbitri ha messo ko il calcio

Il calcio italiano è finito. Ora mancano solo i titoli di coda

ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...

Leggi l'Editoriale Leggi l'Editoriale

Dalle nostre pagine Social

Spazio Pubblicitario

Il Sondaggio

Covid, il 31 marzo è la data giusta per togliere lo stato di emergenza?

Questo sondaggio è chiuso.

  • 54.5 %
  • No 45.5 %
Vai alla pagina dei sondaggiLeggi l'articolo