ROMA - Un esperimento condotto all'Università di Tel Aviv da un team multidisciplinare di esperti guidato da Ben M. Maoz è riuscito a far funzionare il primo robot che ascolta attraverso l'orecchio di una locusta: quando percepisce un battito di mani si muove in avanti, mentre con due battiti si sposta all'indietro.
IL COMMENTO - Maoz ha commentato: «In generale i sistemi biologici offrono un grandissimo vantaggio rispetto ai sistemi tecnologici, sia in termini di sensibilità che di consumo energetico. Il nostro obiettivo era quello di rimpiazzare un microfono con l'orecchio di un insetto morto, per sfruttare la sua capacità di percepire segnali ambientali, in questo caso le vibrazioni dell'aria, e convertire questi input dell'insetto nell'input del robot attraverso un chip».
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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