BRUXELLES - La commissione per gli affari costituzionali ha sostenuto una proposta che introduce sanzioni nei confronti dei partiti politici europei che violano deliberatamente la protezione dei dati per manomettere le elezioni europee. Le nuove disposizioni mirano a proteggere il processo elettorale dalle campagne di disinformazione online basate sull'uso improprio dei dati personali degli elettori. Alcuni casi recenti, come lo scandalo Facebook / Cambridge Analytica, mostrano come le vulnerabilità dei sistemi di protezione dei dati possano minare il dibattito democratico e le elezioni libere.
IL PROGETTO - Alcuni mesi prima delle elezioni europee, la commissione per gli affari costituzionali ha sostenuto un progetto di legge che introdurrebbe sanzioni finanziarie sui partiti politici europei o sulle fondazioni che violano deliberatamente le norme sulla protezione dei dati per influenzare o tentare di influenzare l'esito delle elezioni europee.
INFRAZIONE - In pratica, una volta che un'autorità nazionale di vigilanza decide che si è verificata una simile infrazione, l'Autorità per i partiti politici e le fondazioni politiche europee deciderà sulla sanzione finanziaria. La relazione di Rainer Wieland (PPE, DE) e Mercedes Bresso (S & D, IT) è stata approvata all'unanimità.
PROSSIMO PASSO - Dopo la votazione in commissione, la plenaria dovrà approvare il mandato per i negoziati interistituzionali, il cui esito dovrà essere adottato dal Parlamento nel suo insieme e dal Consiglio prima che possa entrare in vigore. Il regolamento sarà vincolante e direttamente applicabile in tutti gli stati membri il giorno della sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE.
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