FIRENZE – Le dimore storiche e ville italiane, che insieme costituiscono un patrimonio artistico e culturale unico al mondo, sono a rischio estinzione. E per questo è necessario un piano nazionale di rilancio, per un nuovo turismo, capace di mettere al centro un patrimonio che tutto il mondo ci invidia. La conservazione, la valorizzazione e la gestione di decine di migliaia di dimore storiche pubbliche e private fanno parte di un patrimonio storico culturale che non ha eguali al mondo ed è una delle principali risorse per il nostro Paese.
IL PROBLEMA - Queste ville private di ragguardevole valore artistico e culturale, essendo immobili gravati da oneri di gestione e manutenzione molto elevati soffrono questa pandemia per mancanza totale di ricavi rischiando così l’abbandono con il conseguente degrado. Un problema nazionale che si ripercuote con vigore anche a Nordest, terra ad alta concentrazione di Ville Venete e Palazzi che caratterizzano soprattutto i piccoli centri ed il paesaggio.
LA TUTELA - Secondo i dati della Fondazione Visentini i visitatori di ville e palazzi di proprietà privata in Veneto nel 2019 hanno generato 17.8 milioni di ingressi a fronte di 106.8 milioni di euro di fatturato. Trattasi di numeri che ad oggi non esistono più in quanto spazzati via dalla pandemia, un problema del Veneto ma anche di preoccupante rilevanza nazionale. Ed è in questo panorama storico sociale che ci si sta adoperando per la promozione turistica di dimore che tutelano il patrimonio storico artistico
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