ROMA - Per alcuni è stato un viaggio nel tempo, per altri un film retrò sulle procedure di allunaggio degli Anni ‘70. Per tutti,invece, è stato l’atterraggio della navicella spaziale costruita dalla SpaceX di Elon Musk e utilizzata dalla Nasa per riportare a casa due piloti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. La capsula contenente Doug Hurley e Bob Behnken, chiamata Endeavour, si è paracadutata sul Golfo del Messico al largo delle coste di Pensacola, in Florida, domenica pomeriggio. Si è trattato del primo ‘splashdown’ in 45 anni, dato che l'ultimo avvenne nel 1974, ed è stato anche il primo viaggio per una compagnia privata che ha usato per riportare indietro delle persone dall'orbita terrestre. Il loro ritorno apre la strada per un’altra ciurma della SpaceX all’incirca il mese prossimo. La Nasa si è affidata a SpaceX così come a Boeing per la realizzazione delle capsule e per il trasporto degli astronauti da e per la stazione spaziale, a seguito del ritiro degli shuttles.
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