ROMA – All’evento mediatico “La Repubblica delle Idee”, Enrico Letta ha parlato di internet, politica ed Europa. «Di fronte alla rivoluzione di internet ci sono due atteggiamenti della politica: c'è la via finta, quella di chi è follower dei propri follower, in cui loro ti dicono cosa fare. Ma quella non è leadership, ma essere un follower al quadrato. Leadership invece è dire qualcosa che in quel momento non è nella maggioranza dell'opinione pubblica. E tu convinci a essere seguito sulle tue idee. Questo ha fatto Kohl e ora Macron. E' stato lui per primo a parlare di Europa quando ha iniziato la sua campagna elettorale in Francia. Il 25 settembre, dopo il voto tedesco - prosegue - mi aspetto un grande rilancio da Francia e Germania di una forte iniziativa, paragonabile a quella dell'89, dei tempi di Kohl e Mitterrand. A quel punto l'Italia si porrà l'interrogativo se vuole essere fuori da questo processo o rimettere le sulle mani del volante dell'Europa. E' importante che non facciamo i provinciali: non diciamo che non si devono vedere, senza di noi. Se facessimo questo errore allora aumenteremmo la predominanza di Berlino, i cui pericoli vengono percepiti anche dai tedeschi».
IL PERSONAGGIO - «Helmut Kohl – ha aggiunto - è stato un gigante. Un grandissimo amico dell'Italia e dell'Europa dei popoli. Fece tanti errori, purtroppo la politica tedesca lo rottamò senza riconoscergli il ruolo che ha avuto, ma la storia gli ridarà il posto che la politica gli tolse».
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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