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ESCLUSIVA Cake Design, l'artista Marilù Giarè: «Vi spiego l'arte nella pasticceria»

La fondatrice di Cake Academy ci racconta il suo mondo tra torte e decorazioni

di Matteo Spinelli

ROMA – Quando si dice “mangiare con gli occhi”. Da qualche anno, specie in Italia, si sta diffondendo sempre di più il fenomeno del cake design. Marilù Giarè – artista cake designer professionista e fondatrice nonché direttrice artistica di Cake Academy – ha raccontato ai microfoni di Cronacadiretta.it questo mondo legato alla pasticceria e alle torte.

DA PASSIONE A PROFESSIONE – «Io nasco artista. Fin dall’adolescenza, infatti, dipingevo sperimentando nuove forme d’arte e, da 16 anni a questa parte, ho iniziato anche ad insegnare in un accademia di arti decorative. Nel 2010, scoprendo di essere celiaca, mi sono avvicinata al cake design anche per necessità, iniziando a produrre delle torte senza glutine. Come artista, però, non potevo non sperimentare questa metodica che ha origine anglosassone. Ho iniziato a documentarmi e la mia passione è diventata un vero e proprio lavoro. Sono passata da fare torte senza glutine per me a proporre corsi nella mia accademia di arti decorative che ora non c’è più. Mi ha aiutato, senza dubbio, il boom che ha avuto intorno al 2011 il fenomeno del cake design in Italia».

LA SCUOLA – Dopo l’esperienza nell’accademia di arti decorative, Marilù ne ha intrapresa un'altra: «In Cake Academy proponiamo principalmente dei corsi amatoriali che si svolgono nel fine settimana, divisi ovviamente in vari livelli e in una o due lezioni. Essendo corsi amatoriali consentono a tutti quanti di poter sperimentare queste metodiche. Nonostante questo, però, ho avuto anche molti pasticceri, alcuni anche famosi e professionisti del settore, che volevano approfondire queste metodiche per proporre delle novità».

IL BOOM – Ma da dove nasce il fenomeno del cake design? Marilù ci spiega che «ha avuto il suo picco in Italia, diventando quasi una moda, nel 2012. Precedentemente, essendo una tecnica straniera, non era neanche molto ben vista. E’ chiaro che la pasticceria tradizionale italiana è imbattibile, ma credo che le due cose non possano escludersi a vicenda. Se abbiamo un evento e creiamo una torta ad hoc, ci troviamo davanti quasi ad un capo di alta moda, per fare un paragone: troveremo un prodotto realizzato in maniera unica nel suo genere. E’ ovvio, però, che il bello non basta ma serve anche il buono. La torta può essere sfavillante quanto vogliamo, ma se il gusto non c’è è inutile».

LA TECNICA – «Verso il cake design –ci spiega Marilù – è nato un forte interesse, che ora attraversa però una fase di stallo, da parte di tutti. Ovviamente per intraprendere questa strada serve come base un minimo di manualità e molta pazienza. Alcune persone pensano che ci voglia poco a fare tutto, ma non è così».

NOVITA’ E DOLCE AFFRESCO – Tra i precursori del cake design nel nostro paese, Marilù Giarè ha anche esplorato nuovi mondi: «Io sono stata tra i primi in Italia a presentare la tecnica di pittura su torta, quando nel 2010 era ancora abbastanza sconosciuta, avendo la possibilità di presentarlo in tv. Successivamente, partecipando a diversi concorsi a Londra dove ho conquistato anche due medaglie d’argento, ho presentato la tecnica del “dolce affresco”. In pratica si tratta di adornare la torta, ottenendo un vero e proprio effetto ad affresco. Sono sempre alla ricerca di novità, perché mi piace sperimentare tecniche innovative e non solo nel cake design, ma anche in ambito decorativo del mobile o di arte in generale».

PER IL FUTURO – Con un carattere che la porta sempre alla ricerca della notà, Marilù ci illustra i suoi progetti futuri: «Tempo fa ho scritto un libro, che è stato il primo e finora unico ad essere dedicato al cake design senza glutine. Mi piacerebbe proseguire questo filone, scrivendo un nuovo libro che è già in cantiere. Sarà incentrato principalmente sulle varie tecniche decorative e, perché no, su nuovi metodi di cake design: mi piace sperimentare sempre! Oltre a questo, mi piacerebbe anche perfezionarmi e tenere dei corsi all’estero».

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