ROMA - FaceApp potrebbe essere uno strumento in mano ai russi per raccogliere dati sul riconoscimento facciale. L’app permette agli utenti di simulare il proprio volto invecchiato, con risultati spesso eccezionali. La simpatia e la novità del gioco resero l’app famosissima per poco tempo, poi il fenomeno come arrivò, sparì.
I SOSPETTI - Alcuni politici statunitensi, però, alzarono la questione relativa all’utilizzo dell’immagine. Il senatore Chuck Schumer,aveva chiesto l'apertura di un'indagine nazionale sulla sicurezza da parte del Federal Bureau of Investigation e della Federal Trade Commission.
L’FBI - Ora è arrivata l’eloquente risposta dell’FBI, secondo cui FaceApp è una minaccia in mano russa per la sicurezza nazionale. Grazie a questa app, quindi, i russi avrebbero raccolto informazioni sui 30 milioni di profili che hanno effettuato il download. Ad affermarlo è Jill Tyson del Bureau in una lettera a Schumer: «L'FBI considera ogni applicazione mobile o prodotto analogo che sia stato sviluppato in Russia, ad esempio FaceApp, come una potenziale minaccia di controspionaggio, sulla base dei dati raccolti, delle politiche relative a privacy e termini di utilizzo e dei meccanismi legali che permettono al governo russo di accedere ai dati conservati entro i confini russi».
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
Leggi l'EditorialeQuesto sondaggio è chiuso.