ROMA - Sono pronte le prime mappe satellitari che verranno utilizzate nell’organizzazione della “fase 2”. Serviranno a supportare la gestione della fase di ripartenza, per controllare il flusso di persone principalmente nelle zone a rischio come ospedali, presidi sanitari o mercati. Le prime mappe sono state fatte su Torino e sono state fornite dalle aziende del gruppo Leonardo alla Protezione Civile.
IL SERVIZIO - Il servizio è stato possibile grazie al Copernicus Emergency Management Service "Rapid Mapping" dell'omonimo programma coordinato dalla Commissione Europea in collaborazione con l'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e con il contributo dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Erogato dal consorzio gestito da e-Geos (società costituita da Telespazio 80% e Asi 20%), è la prima volta che viene attivato come monitoraggio per il controllo del flusso di persone in luoghi pubblici durante questa emergenza.
L’UTILIZZO - Non si tratta, quindi, di un sistema di monitoraggio, bensì uno strumento utile alla Protezione Civile e alle amministrazioni locali per individuare le zone critiche dove potrebbero verificarsi dei problemi di sovraffollamento, come le strutture sanitarie o i mercati all’aperto. In questo modo risulterà più facile identificare vie di accesso, le superfici disponibili e decidere la densità massima di accesso dei cittadini ai luoghi di interesse.
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