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Festival Nazionale dell’Economia Civile, webinar per i nuovi modelli di sviluppo sostenibile

Festival Nazionale dell’Economia Civile, webinar per i nuovi modelli di sviluppo sostenibile

“Ibridazioni: nuovi modelli di sviluppo sostenibile” ha parlato dei nuovi modelli di impresa

ROMA - In attesa della seconda edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile – che si svolgerà a Firenze, nella prestigiosa cornice del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, dal 25 al 27 settembre 2020 – si è tenuto un incontro di approfondimento online di preparazione al Festival, coordinato dalla giornalista Patrizia Barsotti, dal titolo “Ibridazioni: nuovi modelli di sviluppo sostenibile”. I temi trattati sono stati quelli dell'ibridazione e dei nuovi modelli di impresa, oltre che della connessione tra profit e non profit, mutando temi, obiettivi e attività per creare sistemi win-win.

Nato da un’idea di Federcasse (l’Associazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali, Casse Raiffeisen) che lo promuove insieme a Confcooperative, organizzato e progettato con NeXt (Nuova Economia Per Tutti) e SEC (Scuola di Economia Civile) e con il contributo di Fondosviluppo, il Festival ha l’obiettivo di rendere concreti e connessi tra loro i modelli di sviluppo sostenibile in Italia.

Presenti in collegamento per il webinar Leonardo Becchetti (Direttore del Festival Nazionale dell’Economia Civile e co-fondatore di Next Nuova Economia per Tutti), Marco Marcocci (Presidente Confcooperative Roma e Lazio), Mauro Del Barba (Presidente Assobenefit), Alessia Borrelli (Responsabile Cultura e Sostenibilità Assimoco) e Mario Bagliani (Senior partner Consorzio Netcomm).
Salvatore Stringo (Presidente Agricoltura Capodarco Cooperativa Sociale) e Mauro Giardini (Presidente Ceas Mentana), inoltre, hanno presentato alcune esperienze rigenerative delle rispettive realtà.

«Il nostro mondo ha bisogno di input e segnali chiari – ha aperto l’incontro il prof. Leonardo Becchetti – per questo al Festival Nazionale dell’Economia Civile abbiamo deciso di raccontare delle storie, le storie delle più importanti buone pratiche italiane e delle migliori startup che, oltre ad essere competitive, vogliono perseguire un obiettivo più ambizioso, il benessere delle persone e delle comunità».

Nel panorama odierno, nella crisi post Covid-19, abbiamo davanti una Italia che sta lottando per farcela, storie e volti con cui è possibile costruire un nuovo paradigma economico che trova nell’Economia Civile il suo fondamento. Questo è l’obiettivo che ci spinge a trovare nuove soluzioni, sistemi ibridi, mix eterogenei di esperienze e competenze, a volte inaspettati, i in cui coniugare l’obiettivo di fare azienda con quello di aumentare il Bene Comune.

Marco Marcocci, Presidente di Confcooperative Roma e Lazio ha sottolineato come ibridazione possa essere coniugato con contaminazione, dove diverse realtà, anche distanti si incontrano e generano una sinergia, a volte inattesa, per raggiungere obiettivi comuni.  «I muri che ci hanno trattenuto, negli ultimi anni – continua Marcocci – nei nostri ambiti, vanno abbattuti. La cooperazione deve essere la strada da perseguire, un modello d’azione, all’interno delle imprese e tra imprese».

Un segnale importante è anche quello delle società benefit, entrate a pieno titolo tra le possibili forme di impresa riconosciute nel 2016. Mauro Del Barba, presidente di Assobenefit sostiene che «questa nuova forma di impresa sostituisce quella vecchia e ormai superata. Da proponente legislativo, nel 2016, pensai che l’Italia era la nazione giusta per essere la prima ad attuare questa esperienza, essendo il nostro Paese il luogo che ha mantenuto, nel corso dei secoli, una forma di impresa responsabile legata al territorio. Questi primi tre anni ci hanno portato tanto, ma non basta. Dobbiamo continuare ad attuare una rivoluzione, ridistribuendo i soldi sul tavolo non più con le vecchie logiche politiche ma attraverso una visione più moderna e, soprattutto, green. I trend internazionali, del resto, ci dicono che la finanza si sta spostando verso imprese nuove e con idee “giovani”».

Esempio significativo di questo percorso di ibridazione è quello di Assimoco, la compagnia di assicurazione, uno degli sponsor della seconda edizione del Festival e punto di riferimento per le realtà cooperative che nel 2018 ha deciso di intraprendere il percorso per cambiare la propria ragione giuridica.

Alessia Borrelli, Responsabile Cultura e Sostenibilità di Assimoco, ha raccontato questa trasformazione durata circa un anno «volevamo un modello che ci rappresentasse e lo abbiamo trovato nelle imprese benefit. Crediamo che generare profitti sia legittimo, ma con l’obiettivo di arricchire anche i servizi e l’utilità di chi lavora con noi. Agire in questo modo genera, oltre a ricchezza economica, anche un impatto positivo sulle persone».

In questa conversazione su sistemi misti, sugli ibridi, non poteva mancare una riflessione sul web e sulle opportunità che offre e che potrebbe offrire per sviluppare un’economia sempre più sostenibile sia ambientalmente che socialmente. Mario Bagliani del Consorzio Netcomm conferma che anche online si stanno muovendo i primi passi per «avvicinarsi ai temi della sostenibilità, con maggiore attenzione alle filiere, a ridurre l’impatto ambientale, a ripensare tutte le fasi di unacquisto secondo un approccio di economia circolare. Secondo degli ultimi studi, l’e-commerce ha un impatto ambientale paragonabile a un negozio di prossimità, dove i clienti si recano a piedi o in bicicletta. Pensare a un’ibridazione tra e-commerce, piccole attività e piattaforme di delivery potrebbe aprire nuove possibilità di sviluppo».

In conclusione, il prof. Becchetti è sicuro che il futuro guarderà nella direzione dell’ibridazione e della contaminazione, già oggi sono diversi i pionieri impegnati attivamente: Assimoco, la neonata (Ri)generiamo, le cooperative Ceas e Agricoltura Capodarco, Next Social Commerce con il portale Gioosto, il primo e-commerce benefit e cooperativo interamente dedicato alle aziende sostenibili. Questa è l’ora dei pionieri, per gettare le basi del futuro.

In questo incontro ne abbiamo incontrati alcuni, l’appuntamento è quindi a Firenze dal 25 al 27 settembre per conoscere tante altre realtà che stanno sperimentando la contaminazione.

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