ROMA - Il presidente della Camera, Roberto Fico, in una lettera al Sole 24 Ore, sottolineando come «sia ingenuo vagheggiare una centralità perduta se il Parlamento non è disposto a riflettere su sé stesso, dunque a riformarsi», ha detto che «A gennaio proporrò alla Giunta per il Regolamento una serie di possibili interventi di riforma che incidono su organizzazione dei lavori, procedure, qualità legislativa».
IL COMMENTO - Il presidente della Camera ribadisce di avere «profondamente a cuore il senso di un’assemblea, e per me è stata dolorosa la compressione dei tempi di esame della legge di bilancio. Era però necessario organizzare i lavori della Camera tenendo conto dello scarso tempo disponibile e dell’obiettivo primario di non pervenire all’esercizio provvisorio, che avrebbe prodotto serie conseguenze sul sistema economico. La manovra ha tempi stabiliti ed è scandita in ogni sua fase dalla dialettica tra governo e istituzioni europee. È un problema democratico, che riguarda tutti i parlamenti nazionali dell’Ue. Siamo dentro una cornice di vincoli e scadenze, e dentro questa dobbiamo trovare un equilibrio. Se il Parlamento deve fare la sua parte, anche il Governo deve fare altrettanto, con l’obiettivo congiunto di una maggiore concertazione e programmazione normativa. Anche questo rientra nel percorso culturale di cui parlavo: la centralità del Parlamento non resti una dichiarazione astratta ma un faro che ci indica la strada da seguire».
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