ROMA – Uno sfolgorante Leonardo da Vinci, versione scienziato e hi-tech, abbraccia di nuovo Firenze con il Codice Leicester (già codice Hammer), i 72 fogli manoscritti a cui il genio del Rinascimento affidò le sue intuizioni scientifiche e tecniche. Occasione, la grande mostra-evento - anticipatrice delle celebrazioni 2019 per i 500 anni della morte - intitolata 'L'acqua microscopio della natura'.
LA MOSTRA – Curata da Paolo Galluzzi e aperta fino al 20 gennaio, la rassegna è stata progettata e realizzata da una possente batteria di enti promotori: Gallerie degli Uffizi, Museo Galileo, Mibact, Firenze Musei e Fondazione CrFirenze. Tutti insieme scommettono sul codice prestato da Bill Gates e su altri manoscritti (fra cui fogli del Codice Atlantico e del Codice Arundel) per rendere popolare il Leonardo scientifico quanto il Leonardo pittore grazie anche ad un apparato tecnologico che accompagna il visitatore in tutto il percorso espositivo. Filo conduttore della mostra è l'acqua e le intuizioni che Leonardo vi legò nei suoi studi.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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