ROMA - In un’intervista a La Stampa, Dario Franceschini, capo delegazione del Pd e ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ha detto: «Se al referendum vincerà il sì, come penso, sarebbe intelligente per maggioranza e opposizione prendere quel voto come una spinta a fare le riforme costituzionali necessarie».
IL COMMENTO - «So già che adesso riceverò molti no, ma credo ci saranno ripensamenti dopo il 21 settembreq osserva. Per Franceschini «di per sè, il taglio da solo non è un pericolo per la democrazia né la soluzione di un problema. Ma è un punto di partenza su cui costruire un’altra serie di riforme». Quindi «se siamo tutti d’accordo che il sistema ha bisogno di correttivi, usiamo la seconda parte della legislatura per lavorarci. A partire dal superamento del bicameralismo perfetto».
ROMA - Quando per tutta una vita hai fatto parlare di te – nel bene o nel male – è difficile smettere. Quando sei stato un autentico modello da seguire per quello che riuscivi a...
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