ROMA - «Non ho mai fatto scelte semplici, perché erano troppo noiose. Ho smesso di dipingere graffiti perché era troppo facile; poi ho mollato lo spray e sono passato all’acrilico e ai pennelli per lo stesso motivo, finendo col dipingere murales bianchi e neri in migliaia di linee e di pennellate. Ho sempre cercato le composizioni più complesse con un livello frattale di dettagli, ispirandomi agli antichi maestri. Ho creato un universo surreale e multi simbolico ispirato a scienza, natura, magia e pratiche spirituali (ho anche preso un’iniziazione). Il passaggio dal semplice al complesso è sempre stato l’obiettivo della mia arte e del mio stile di vita. Mi sono sentito dire, da chi rifiutava una mia collaborazione, che la mia arte era troppo elegante. Da allora il mio sogno è diventato di rendere l’arte raffinata accettabile a tutti!».
L’ARTISTA - Così si presenta l’artista ucraino Vladimir Manzhos, aka Waone. Nato nel 1981 in Ucraina, vive e lavora a Kiev. La sua passione per l’arte simbolica proviene dalla sua famiglia, e in particolare dalla collezione paterna di arte locale e di icone ortodosse il cui simbolismo millenario dal tratto netto e deciso ne influenzano lo sviluppo artistico.
LA CARRIERA - Nel 1999 inizia a dipingere graffiti e dal 2005 al 2016 crea con Aec il duo di muralisti Interesni Kazki (“Fiabe interessanti”), per poi continuare la sua attività da solo. Come dichiara Waone, «… posso dire che nei nostri pezzi usiamo argomenti mistici, religiosi, mitologici, storici. Mi piace il simbolismo in generale e mi piace creare i miei simboli».
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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