ROMA - Google Stadia è prossima alla chiusura? Ancora non è detto, ma sta di fatto che la console di Google non se la sta passando molto bene. Per capire l'origine dei suoi problemi il noto giornalista esperto di gaming Jason Schreier ha pubblicato un approfondimento per capire alcune scelte da parte dell'azienda che hanno portato al declino di Google Stadia. Si parla di vendite insufficienti e investimenti folli, segnati da un approccio in cui si provava a sfidare la concorrenza senza una base solida di supporto.
IL DEBUTTO - Già dal debutto, scrive Schreier, le aspettative di vendita furono disattese, nell'ordine di centinaia di migliaia di unità (secondo quanto rivelato da fonti interne). Tante furono infatti le delusioni iniziali: dalle promesse non manenute all'aproccio del reparto comunicazione non in linea con il reale supporto tecnico. Nonostante gli investimenti di decine di milioni di dollari per avere titoli di rilievo nel catalogo, infatti, lo sviluppo interno già da allora lavorava con tempistiche incompatibili con l'urgenza di avere uno strumento abbastanza potente da poter competere con le piattaforme di gaming da allora disponibili.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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