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Green Pass, secondo gli esperti è a rischio frodi

Green Pass, secondo gli esperti è a rischio frodi

Gli esperti di Intesi Group fanno il punto sulle problematiche di un Green Pass europeo

di Giulio Calenne

ROMA - "C'è ancora troppa incertezza su questo punto" - spiegano dalla societa' che fa capo a Intesi Group. Ed e' un problema che accomuna sia il modello italiano che quello europeo. "Partire dalle persone, dalla tutela dei diritti, compreso quello della libertà di movimento e prima ancora quello alla salute, dovrebbe essere interesse comune. Per questa ragione, crediamo, che i sistemi messi a punto dai diversi Stati, oltre che dalle organizzazioni internazionali, richiedano a monte un confronto per verificarne l'interoperabilità" L'incertezza infine riguarda anche la tipologia di strumento da adottare: chip, QR Code, carta, app.

IL COMMENTO - "L'interoperabilità, infatti, passa anche dalla condivisione dei supporti e degli strumenti necessari per la condivisione delle informazioni. Non c'e' un unico tipo da adottare- aggiungono da Viky Manaila- le credenziali possono essere rilasciate in formato digitale e trasformati in formato cartaceo. Rimangono i principi fondamentali della privacy e sicurezza dei dati da rispettare, per ogni formato di green pass". 

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